Un fiore africano contro depressione e malattie mentali

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Depressione e malattie mentali sono, purtroppo, sempre più frequenti negli ultimi anni, stanno diventando una vera e propria piaga di questa società, guarire non è facile, ma nuove speranze arrivano da una ricerca che parla di un fiore africano che avrebbe degli effetti benefici su queste malattie, una cura dolce che potrebbe lanciare un segno positivo verso coloro che soffrono di queste invalidanti malattie del cervello.

Il fiore di cui parla la ricerca è originario del Sud Africa, si chiama narciso, ed ormai si trova anche nel Bel Paese, di colore giallo o bianco, poco importa, va ad aggiungersi ad altri fiori la cui l’utilità è già stata riscontrata. Infatti, in studi precedenti era stata accertata l’influenza positiva dei fiori sul cervello e sul meccanismo che fanno scattare la depressione, tutti derivanti da bulbi e tutti, in qualche modo, con le stesse proprietà di narcisi e bucaneve.

Il nuovo studio, condotto dai ricercatori della “Faculty of Health and Medical Sciences” dell’Università di Copenhagen, è stato pubblicato sul “Journal of Pharmacy and Pharmacology”, ha analizzato in laboratorio una serie di composti vegetali estratti dai fiori per valutare gli effetti sulla barriera emato-encefalica.

I risultati ottenuti fanno ben sperare che il fiore africano possa essere utilizzato per creare dei nuovi farmaci che riescano a superare questa barriera e che possano agire sulle malattie mentali. La buona notizia è che riuscirebbero persino ad essere privi dei dannosi effetti collaterali di alcuni psicofarmaci che, troppo spesso, influiscono negativamente sulle attività quotidiane. L’obiettivo è soprattutto quello di oltrepassare lo sbarramento emato-encefalico interposto proprio dalla “barriera” e che in genere blocca l’azione dei tradizionali farmaci.

Il Professor Birger Brodin, principale autore dello studio, spiega nel dettaglio quale sia l’effetto finale:

Più del 90 percento di tutti i potenziali farmaci falliscono la prova non facendocela ad attraversare la barriera oppure vengono buttati fuori non appena riescono ad arrivarci. Gli studi riguardo le terapie naturali sono una preziosa fonte di ispirazione, offrendoci la conoscenza che può essere utilizzata anche in altri contesti.

Di suggerimenti per sconfiggere la depressionearrivano da più parti, ognuno dice la sua, dal botox ai fiori di Bach, qualcuno cerca qualche legame con fattori esterni, collegando cibi spazzatura ad uno stato depressivo.

I risultati positivi ottenuti dai ricercatori fanno ben sperare per il futuro di questi nuovi farmaci, che potrebbero essere di notevole aiuto per contrastare quelle che, senza ombra di dubbio, sono i mali del secolo, depressione e malattie mentali, che possono causare inabilità lavorativa.

Photo credit: RastkoRadivojev su Flickr

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