Menopausa e climaterio concludono l’età fertile

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La menopausa non è una malattia, fa parte della vita di una donna, bisogna, dunque, imparare ad accettarla come una fase naturale che prima o poi arriva. Se impariamo a conoscerla, non ci sembrerà più un nemico acerrimo che bisogna combattere, ma un alleato da tenere a bada perché ci dia il meno fastidio possibile. La menopausa è l’ultima mestruazione della donna, preceduta da un periodo più lungo che si chiama climaterio e che inizia molti anni prima della fine di regolare ciclo.

Il climaterio è forse la fase più difficile da gestire, l’attività delle ovaie inizia a cambiare e con essa le mestruazioni possono diventare irregolari, ma non è certo solo questo, la scomparsa delle mestruazioni è solo il primo segnale. Tutto parte dall’attività ovarica e dunque del periodo fertile. L’età media del climaterio è compresa fra i 45 e i 55 anni.

L’esaurirsi degli ormoni femminili altera l’equilibrio della donna che caratterizza l’età fertile e che la protegge da molte malattie, fra cui quelle cardiovascolari. Estrogeni e progesterone influiscono su tutto l’organismo e su numerosi processi vitali quali il cervello, il cuore, la pelle, il sistema nervoso, le ossa, gli organi genitali, il metabolismo dei grassi, la vita delle ossa.

Esiste anche la possibilità che la donna entri in menopausa precoce, si verifica prima dei 40 anni ed interessa circa l’1 per cento delle donne, si definiste “sindrome dell’ovaio resistente”, non è comunque uno stato definitivo, solo un momentaneo blocco dell’attività ovarica. Una buona terapia farmacologica potrebbe riportare ad una condizione normale.

La caratteristica principale della menopausa è l’infertilità della quale si è occupata un congresso di endocrinologia a Firenze, nel quale si è evidenziato che a 41 anni inizia una fase che si chiama “fertipausa”. Ed a proposito di fertilità e di coppie che si accorgono troppo tardi di voler aver un bambino, soprattutto quando l’orologio biologico non è più al pari dei desideri della donna, si è parlato di procreazione assistita che ha la possibilità di riuscire ad accontentare una coppia su sei di diventare genitore.

Il prof. Andrea R. Genazzani, presidente del 15° congresso mondiale dell’ISGE (International Society of Gynecological Endocrinology), ospitato in questi giorni a Firenze, spiega come la capacità procreativa si esaurisca circa un decennio prima della menopausa. Per sottolineare questo concetto gli esperti hanno coniato un neologismo, “fertipausa”. La prof.ssa Rossella Nappi, ricercatore presso il centro per la Procreazione Medicalmente Assistita dell’IRCCS Fondazione S. Matteo dell’Università di Pavia, toglie qualsiasi illusione alle donne che sperano di concepire per via naturale o artificiale, oltre i 42/43 anni, è possibile ma estremamente difficile.

Il congresso ha dedicato ampio spazio al tema della riproduzione assistita che negli ultimi anni ha subito un incremento notevole, anche in Italia nonostante la legge sia particolarmente restrittiva, non a caso ogni anno ancora circa 10.000 coppie decidono di rivolgersi all’estero, la Spagna è la principale meta, con un incremento notevole negli ultimi anni, a cui seguono Svizzera, Francia e ultimamente, per i costi più contenuti, i Paesi dell’Est Europa.

Photo credit: LotusObGyn su Flickr

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