Depura il fegato per perdere chili, la dipendenza da carboidrati, i cibi alternativi

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Poiché il fegato è un organo di trasformazione, quando introduciamo una quantità di carboidrati spropositata rispetto alle necessità dell’organismo, la quota in eccesso può essere utilizzata da adesso per fini diversi: per esempio, può accumularsi nel fegato stesso sotto forma di depositi che verranno utilizzati in caso di digiuno e questo è uno dei motivi per cui il digiuno non ci fa dimagrire, se le riserve di carboidrati nel fegato sono cospicue.

I carboidrati cui bisogna stare particolarmente attenti sono quelli a rapido assorbimento, come lo zucchero (sia bianco che di canna), lo sciroppo di glucosio contenuto in dolce e yogurt, i derivati raffinati del grano (pane, pasta, focacce, pizza, grissini, crackers). Quella dei carboidrati è una vera e propria dipendenza: più ne mangi e più ne mangeresti. Ma l’eccesso di zuccheri e farine appesantisce fegato e metabolismo, ecco come riattivarli.

Chi è dipendente dai carboidrati, difficilmente è disposto a rinunciare a un bel piatto di spaghetti conditi o a una fetta di dolce. Però ci sono dei trucchi per sostituirli in maniera golosa e dimagrante.

Se non riesci a rinunciare al piatto di pasta, innanzitutto cerca di non mangiarla da sole, è meglio ridurre leggermente la porzione di penne e spaghetti e associarla sempre a un sugo proteico, per esempio a base di tonno o pesce in generale, o a un ragù vegetale a base di legumi (piselli lenticchie) con cipollotto e salsa di pomodoro, che aumentano la sazietà.

Se non sai fare a meno della pizza o del pane e delle patate: nel caso della pizza, riducine la quantità ed evita di consumare la crosta. Inoltre, scegli pizze con almeno una proteina (per esempio, meglio se di bufala, senza associare proteine diverse fra loro). Il pane dovrà essere nero e integrale e alle patate (nelle zuppe e nei contorni) preferisci la zucca, diuretica e sgonfiante.

Se il tuo punto debole sono i dolci, sappi che a fine pasto fanno molti meno danni di quelli che potrebbero fare quando sono consumati da soli. Spesso quella di dolci non è una vera e propria fame, ma semplicemente una voglia, uno sfizio, un bisogno da soddisfare: tanto vale metterlo in conto a fine pasto, magari dando la preferenza a budino creme, meglio se con latte di riso o soia.

I benefici
– iniziano a ridursi i rotolini sull’addome
– si attenuano le fermentazioni intestinali
– la parte bassa del corpo si sgonfia

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