La Ginecomastia si risolve con un intervento di Mastoplastica per la riduzione del seno maschile

di Redazione 4

L’intervento di chirurgia estetica plastica si esegue per la riduzione del seno maschile, più comunemente chiamata mastectomia o mastoplastica riduttiva nell’ uomo, viene genericamente usata nei casi di seno e zona dei pettorali troppo sviluppati per eccesso di grasso e obesità (ginecomastia falsa o pseudo-gineomastia), sviluppo anomalo della ghiandola mammaria nell’uomo (ginecomastia vera o ginecomastia puberale), disfunzioni ormonali, riduzione di volume del seno e dei tessuti molli della regione pettorale nell’uomo che richiamano la forma di una mammella. La ginecomastia è in sintesi uno sviluppo delle mammelle dell’ uomo di tipo femminile, con l’intervento si eliminano dal torace, al di dietro dei capezzoli, il tessuto mammario o adiposo (eccesso di grasso nella zona dei pettorali) eventualmente presente.

Ginecomastia puberale e intervento di riduzione della ghiandola mammaria
La maggior parte dei ragazzi tra i 12 ed i 17 anni attraversa una fase di sviluppo del tessuto mammario, chiamato ginecomastia puberale. Questa fase dura circa un anno per circa un terzo dei ragazzi, ma entro tre anni per il 90% dei ragazzi questa condizione è pienamente regredita: la ghiandola mammaria si riduce in modo naturale. Solo nel 5-6% dei casi la ginecomastia persiste oltre i 17 anni; in questi casi si riduce la possibilità di regressione spontanea (riduzione del seno naturale) e si rende indicato un intervento chirurgico di ginecomastia (mastectomia o mastoplastica riduttiva nell’ uomo) con asportazione dell’ eccesso di mammella per la riduzione del seno dell’ uomo nella zona dei pettorali.

Ginecomastia indotta o acquisita da farmaci e trattamenti
I trattamenti con estrogeni o androgeni e i trattamenti ormonali per curare i tumori della prostata possono portare alla ginecomastia (ginecomastia indotta o acquisita). I farmaci potenzialmente in grado di causare ginecomastia nell’ uomo sono: ergotamina, diazepam, spironolattone, digitale, antiandrogeni in generale, gli steroidi anabolizzanti utilizzati dagli atleti per l’ aumento della massa muscolare.

Si parla di ginecomastia vera quando l’ aumento del volume del seno nell’uomo è provocato da un aumento della ghiandola mammaria, si parla invece di ginecomastia falsa (o pseudo-ginecomastia) quando la causa è un eccesso di grasso nella zona mammaria. Entrambe le condizioni (ginecomastia vera e propria e falsa ginecomastia) a volte si possono presentare contemporaneamente.

Ginecomastia congenita e sindrome di Klinefelter
In questo caso i fattori che determinano un seno troppo sviluppato nell’ uomo sono una maggiore sensibilità del tessuto mammario agli stimoli ormonali o uno squilibrio ormonale. La ginecomastia ha una connotazione familiare ed in alcuni casi è associata ad altri stati patologici come la sindrome di Klinefelter. Il nome della sindrome di Klinefelter è dovuto ad un medico statunitense, il dott. H.F. Klinefelter che nel 1942 descrisse per primo questa malattia. La causa è la presenza di un cromosoma in più nella coppia dei cromosomi sessuali che innalza a 47 (dai normali 46) il numero complessivo dei cromosomi. Uno dei principali fattori è l’ età avanzata della madre o del padre al momento del concepimento. Sono state descritte circa 30 varianti della sindrome di Klinefelter: maggiore è il grado dell’ alterazione cromosomica, più gravi sono le manifestazioni cliniche. Le conseguenze più importanti sono una virilizzazione insufficiente e una femminilizzazione di grado variabile, inclusa la ginecomastia. Tra le potenziali conseguenze, che variano da caso a caso, ci sono: insufficiente virilizzazione, testicoli piccoli e duri, sterili, ginecomastia (sviluppo eccessivo del seno maschile nell’adolescenza), elevata statura media

Prima di affrontare un intervento di ginecomastia, vengono eseguite diverse analisi: emocromo completo, azotemia, creatinina, glicemia, transaminasi, elettroliti, P.T., P.T.T., fibrinogeno, elettrocardiogramma, Rx del torace, ecografia mammaria per poter valutare la quota di tessuto adiposo e ricercare eventuali anomalie della ghiandola.(La presenza di tumori maligni è molto rara nell’ uomo ma va comunque effettuato uno studio ecografico in presenza di ginecomastia).
La diagnosi della ginecomastia viene fatta con visita specialistica mediante palpazione in modo da valutare se esiste ginecomastia causata da ipertrofia della ghiandola (sviluppo anomalo della ghiandola mammaria dell’ uomo), da eccesso di grasso al seno e nella zona dei pettorali o entrambe le condizioni; in base a questa valutazione il chirurgo estetico plastico procede ad una mastectomia sottocutanea, se invece la causa primaria della ginecomastia è l’ eccesso di grasso al seno e nella zona dei pettorali maschili, si può procedere con la sola metodica della liposuzione o liposcultura pettorale, che viene effettuata attraverso una piccola incisione sul bordo aureolare; l’ intervento di liposuzione per la riduzione del grasso in eccesso viene eseguito in anestesia locale o generale con un breve ricovero. Se, infine, la ginecomastia è provocata da un eccesso di tessuto ghiandolare e da un eccesso di grasso l’ intervento chirurgico in questo caso viene eseguito in anestesia generale con una giornata di degenza o in day hospital

Qualche precauzione dopo un intervento di Ginecomastia
Sarebbe opportuno farsi accompagnare a casa in automobile per non sforzare i muscoli pettorali che andranno utilizzati il meno possibile, avendo cura di non appoggiarsi sulle braccia quando ci si alza dal letto. È suggeribile anche non guidare per almeno una settimana, per almeno quindici giorni non compiere ampi movimenti con le braccia e non sollevare pesi. Infine, è necessario indossare per un mese una apposita guaina elasto-compressiva giorno e notte. Al minimo dubbio di un andamento anormale del periodo postoperatorio o per qualsiasi altro problema inerente l’intervento, consultate senza esitazione il vostro chirurgo.

Il risultato in genere molto soddisfacente è condizionato dall’elasticità della pelle della regione mammaria che si dovrà adattare al nuovo volume, dall’eventuale formarsi di sierosi o ematomi dopo l’intervento chirurgico e della possibile alterazione dei tessuti molli coinvolti nei casi di ginecomastia indotta da farmaci. Il risultato della ginecomastia tende a migliorare nei mesi successivi all’ intervento chirurgico

Commenti (4)

  1. anche io ho questo problema e vi assicuro che e molto imbarazzante e cercare di nasconderlo noo e sempre facile ,e bruttissimo andare al mare e tutti ti guadrano come se vedono un fenoneno da baraccone per non parlare delle ragazze che ti guardanoe poi si girano da un altra parte tipo schifate. sto pensando di operarmi ma non sono ancora convinto dei risultati ho letto da qualche parte che a volte i risultati lasciano molto a desiderare. ma vediamo

  2. mi chiamo antonello ho 12 anni e soffro di ginecomastia

  3. paolo quanti anni hai

  4. boh..io non ce la faccio piu!!!ho 14 anni appena compiuti il 24 luglio e ho avuto la ginecomastia da 10-9 anni…da quel momento la mia vita e kambiato tutto non e piu come prima..non posso andare al mare con amici xk ..va be lo sapete cosa succederebbe…comunque non so vi do un consiglio amici miei che avete la ginecomastia procuratevi una fascia ke copre un po le mammelle io lo ftt e devo dire che almeno mi posso muovere x dire…voglio solo sapere se in questo momento uno ki sta sentendo o sta vedendo il male ke ho dentro….non lo so eppure si tratta della salute non si tratta del giokino o altro…anke se mi passerà non so quando speriamo no a 17 anni non voglio restare altri 3 anni con questo grave problema spero verso i 15 anni…

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