Radicali liberi: cosa sono e quali sono le fonti

di Redazione Commenta

Una delle difese che l’ organismo mette in atto per eliminare i germi che lo attaccano è rappresentata dai radicali liberi, molecole instabili che si formano all’ interno delle cellule quando l’ ossigeno viene utilizzato per produrre energia. La loro azione positiva, in effetti poco nota, si verifica solo quando sono presenti in quantità minima. Quando però vengono prodotti in eccesso, per esempio in reazione a stimoli tossici come gli inquinanti ambientali, oppure in presenza di alcuni stati patologici, possono innescare un meccanismo di instabilità cellulare “a catena”, che accelera l’ invecchiamento e danneggia i tessuti (stress ossidativo).

RADICALI LIBERI E INVECCHIAMENTO
L’ accumularsi nell’ organismo di radicali liberi, che non vengono più neutralizzati efficacemente dai meccanismi antiossidanti di difesa, è anche una delle caratteristiche del naturale processo di invecchiamento.
Quasi ogni donna conosce l’ azione sulla pelle dei radicali liberi: alterazione delle strutture elastiche, irrigidimento della cute, macchie color caffelatte e pelle rilassata. Ma gli stessi effetti negativi si verificano anche all’ interno del corpo, sulle arterie, sui capillari e sulle articolazioni.

MALATTIE DERIVATE DAI RADICALI LIBERI
E a livello ancora più profondo, i radicali liberi possono produrre danni sul DNA, alterando le informazioni genetiche, e sugli enzimi, quindi sul funzionamento dell’ intero organismo. Non a caso il loro eccesso è stato messo in relazione da molti scienziati con l’ insorgenza di malattie degenerative gravi, come tumori, morbo di Parkinson e di Alzheimer.

LE FONTI DI RADICALI LIBERI
La formazione di radicali liberi può aumentare in relazione ad alcune situazioni particolari. Ecco le più comuni:
– Diete molto ricche di proteine, di grassi animali e di grassi idrogenati
– Intolleranze alimentari
– Eccesso di ferro nel sangue
– Esposizione a inquinanti ambientali
– Fumo di sigaretta
– Abuso di alcol
– Esposizione a radiazioni ionizzanti
– Stress emotivo
– Eccessiva esposizione al sole e alle lampade abbronzanti
– Uso di alcuni farmaci
– Attività fisica intensa
– Malattie cardiovascolari o stati infiammatori

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