Salute: rapporto 2007 su donazione degli organi e trapianti in Italia

di Redazione Commenta

Il Rapporto sull’attività di donazione degli organi e trapianti presentato il 13 marzo a Roma conferma la qualità e la sicurezza del sistema italiano in Europa con 3.021 i trapianti effettuati nel 2007. In particolare, nell’ultimo anno, sono stati 1.573 i pazienti che hanno ricevuto un trapianto di rene, 1.033 hanno ricevuto il fegato, 308 il cuore, 76 il pancreas, 2 l’intestino. Ma il 2007 è stato un anno importante anche per le donazioni. Si temeva un loro crollo e invece gli italiani hanno confermato la loro fiducia nel sistema con indici di donazione allineati con quelli del 2006 (il calo è stato limitato al 3,3% ma in alcune realtà si è avuto addirittura un aumento, come in Puglia, Sicilia, Trento, Veneto e Umbria). Nel campo dei trapianti il 2007 è stato comunque un anno particolare, e lo testimoniano, ad esempio, l’ entusiasmo per il trapianto effettuato a Palermo, il primo al mondo, su un soggetto sieropositivo da HIV e, dall’altra parte, l’incredulità e lo smarrimento per quanto accaduto a febbraio a Firenze, in una struttura d’ eccellenza, quando furono prelevati e trapiantati organi infettati dal virus HIV per colpa di un tragico, quasi inspiegabile, errore umano. Due sentimenti che tuttavia trovano collocazione nella realtà del nostro sistema di trapianti. Un sistema che, come ha sottolineato il Ministro della Salute Livia Turco durante la Conferenza stampa, ha saputo reagire immediatamente dopo l’incidente con verifiche e nuove procedure di controllo e che, con il primato di Palermo, conferma l’eccellenza nei trapianti sui sieropositivi. A marzo di quest’anno, infatti, Il Ministero della Salute ha affidato all’ Organizzazione mondiale della sanità il compito di valutare la sicurezza del sistema trapianti italiano.

Nonostante alcuni suggerimenti come migliorare l’ organizzazione della rete sul territorio o avviare progetti di ricerca e innovazione, la risposta si conferma positiva; in particolare è stato sottolineato il lavoro eccellente compiuto dal Centro nazionale dei trapianti, a cui l’ Unione Europea ha affidato il compito di raccogliere a livello europeo tutti i dati relativi ai trapianti di cellule e tessuti. L’ Italia, infatti, detiene un posto di rilievo in quest’ambito perché, come ricorda il presidente del Cnt, è il primo paese in Europa per il trapianto dei tessuti; inoltre è l’unico Paese che pubblica ogni anno i risultati di tutti i centri che si occupano di trapianti e ne valuta l’andamento.

Rispetto al 2006, nel 2007 aumenta del 20% il trapianto di polmone, ma diminuisce del 3,3% il numero totale di trapianti. Il leggero calo di trapianti è causato, come sottolinea Nanni Costa, presidente del Centro nazionale dei trapianti (Cnt), da una diminuzione dei decessi per trauma e dall’ aumento dell’ età dei donatori con la conseguenza che le persone diventano troppe anziane per donare gli organi. Per questo il Ministro della Salute, ha sottolineato che è necessario favorire la disponibilità dei cittadini a donare gli organi; spesso, infatti, le persone sono frenate dalla paura della morte o limitate da una carenza di informazioni. L’ invito di Livia Turco è di essere più generosi e far crescere la cultura della donazione. Questo è un aspetto su cui bisogna lavorare molto. Così come bisogna lavorare dando il maggior numero possibile di informazioni ai cittadini nella massima trasparenza. A questo proposito, grazie a un’intesa con l’Anci, i cittadini potranno esprimere la loro volontà sulla disponibilità a donare gli organi anche presso i Comuni oltre che presso i Centri regionali di riferimento per i trapianti.

Per ulteriori informazioni sulla donazione degli organi: www.aido.it
Fonte: Comunicato Stampa Ministero della Salute

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