Fleboterapia rigenerativa per cancellare capilllari dilatati e varici

A volte si è costretti ad usare gonne lunghe o pantaloni per nascondere i piccoli capillari dilatati e le vene varicose che segnano le gambe. È un problema molto comune, ne soffre il 55 per cento delle donne ed il 30 per cento degli uomini. È l’effetto di un’insufficienza venosa, dovuta a un indebolimento della parete delle vene perforanti, quelle che collegano il circolo venoso superficiale a quello profondo. Queste non riuscendo a sostenere la pressione del sangue che risale dai piedi al cuore, si sfiancano e fanno dilatare le vene e i capillari più superficiali.

I capillari su ginocchia, polpacci e caviglie, le cause e i metodi sicuri per eliminarli

E’ abbastanza usuale che a livello degli arti inferiori compaiano gruppi visibili di capillari di colore rosso vivo o bluastro, anche in zone molto esposte, costringendo le donne che ne soffrono ad adottare un abbigliamento che nasconda ginocchia, polpacci e caviglie. Vediamo perché a tutte le età possono comparire questi inestetismi e come correggerli con i metodi più sicuri ed efficaci.

I capillari delle gambe, la scleroterapia o il laser per la ridurli o farli scomparire

 Il caldo e il sole rendono da un lato più propensi a scoprire le gambe e dall’altro tendono a metterle a dura prova: tornano allora i disturbi che possono minarne la salute o anche solo l’aspetto estetico. È il caso di quelli che vengono comunemente chiamati capillari e che in medicina sono invece indicati con il termine teleangectasie. Sono dilatazioni delle piccolissime vene degli strati cutanei più superficiali che appaiono sottopelle come piccoli serpentelli di colore rosso, blu o viola. Le donne sono maggiormente interessate dal problema della teleangectasie, il rapporto è di tre a uno rispetto agli uomini anche se negli ultimi anni il disturbo si sta diffondendo anche nell’universo maschile.

Fragilità capillare: un problema soprattutto femminile. I sintomi, le cause, l’ integrazione della dieta

 Le antiestetiche e piccole vene rosse sono sintomo di fragilità capillare e riguardano soprattutto le donne, in particolare donne stressate, in sovrappeso e con la cellulite, spesso si tratta di predisposizioni genetiche o di carenza di vitamine (in particolare di vitamina C e avitaminosi P), ma anche temporanee alterazioni ormonali, come gravidanza o fase premestruale, o scorrette abitudini comportamentali.

Alcune pillole anticoncezionali possono provocare la fragilità capillare e, in alcune donne predisposte, accentuarne il problema. Altre cause possono essere l’ assunzione di farmaci anticoagulanti, infezioni, ma anche un fattore ereditario. Il problema è, in ogni modo, facilmente risolvibile con un regime alimentare appropriato, integrando la propria dieta con alimenti appropriati. E’ necessario, invece, rivolgersi al medico di fiducia per una diagnosi opportuna se si notano anche vene un po’ ingrossate, raffreddamento delle mani o dei piedi e caviglie che si gonfiano spesso.

Il laser per eliminare cuperosi e capillari su viso e décolleté

 TRATTAMENTO LASER DI MEDICINA ESTETICA PER CUPEROSI E CAPILLARI ARROSSATI SU VISO E DECOLLETE
Per le piccole ragnatele di capillari arrossati sul viso (cuperosi e fragilità capillare) sono molto efficaci il Dye Laser anche nelle forme più resistenti e il laser KTP a 532 nanometri. Entrambi i laser agiscono sia sui capillari sia sulle eritrosi, cioè i rossori diffusi di viso e décolleté. Per i capillari più grandi, bluastri e le carnagioni più scure è invece indicato il Laser 1064.
Per una cuperosi (couperose) di media entità bastano una-due sedute di trattamento laser a distanza di un mese una dall’ altra. Il laser riscalda l’ emoglobina e l’ azione termica causa il progressivo restringimento del vaso fino alla sua totale chiusura. Non serve anestesia e tutti i laser hanno un sistema integrato di raffreddamento.
Dopo il trattamento con il Dye Laser l’ unico effetto collaterale era la comparsa per qualche giorno di chiazze violacee, la cosiddetta “porpora”, ma i nuovi modelli con onde più lunghe agiscono dolcemente e ne riducono la comparsa.
Per qualche giorno dopo il trattamento laser si ha solo un leggero eritema e del gonfiore, soprattutto nelle zone perioculari (intorno agli occhi), che può essere trattato con impacchi di ghiaccio e l’ accortezza di utilizzare un cuscino più alto durante la notte.
Per il trattamento laser della cuperosi deve essere trascorso almeno un mese dall’ ultima esposizione al sole ed è importantissimo utilizzare un’ alta fotoprotezione per due settimane. Il laser elimina la cuperosi presente ma non impedisce la formazione di nuova cuperosi se c’è predisposizione. Per questo occorre proteggersi dal sole, evitare le lampade abbronzanti e il fumo.