Allattare al seno è importante ma i numeri parlano chiaro: sono sempre meno le donne che allattano i propri figli e alla base di questa tendenza ci sono i più svariati motivi. C’è chi non allatta per carenza di latte, c’è chi invece per scelta.

Allattare al seno è importante ma i numeri parlano chiaro: sono sempre meno le donne che allattano i propri figli e alla base di questa tendenza ci sono i più svariati motivi. C’è chi non allatta per carenza di latte, c’è chi invece per scelta.


Allattare al seno riduce il rischio di Alzheimer: a dirlo sono i risultati di uno studio condotto su 81 donne, dai 70 anni in su sia con che senza morbo di Alzheimer, dall’Università di Cambridge e dall’Università di Manchester spiegando che più dura l’allattamento e maggiore sarà la protezione di cui può giovare la mamma. Il team di ricercatori ha anche parlato con i parenti, coniugi e badanti e con queste ricerche ha potuto raccogliere informazioni sulla loro storia riproduttiva, sulla loro storia di allattamento e sullo stato di demenza. Sebbene il numero esiguo di partecipanti lo studio ha rivelato una serie di chiari legami tra allattamento al seno e morbo di Alzheimer; si pensa che l’allattamento al seno ripristini il metabolismo glucidico e la tolleranza all’insulina nel cervello modificati nel corso della gravidanza.

L’obesità infantile è uno dei problemi del nuovo millennio, alimentazioni sbagliate, comportamenti e stili di vita irregolari, portano all’ormai fenomeno sempre più esteso di bambini che, fin dai primi anni della loro vita, hanno chili in eccesso che, se non curati a tempo debito, andranno incontro ad una vita difficoltosa, con reali problemi di salute. L’obesità è,ormai, diventata una vera e propria patologia a qualsiasi età. Stando ad alcuni recenti studi, l’allattamento al seno ridurrebbe questo rischio.