Correre con il proprio cane aiuta tantissimo corpo e mente

Correre con il proprio cane apporta significativi benefici sia fisici che mentali, come rivelato dalla ricerca #MindsBestFriend di Asics. Lo studio ha evidenziato che i proprietari di cani sono più attivi e mostrano un benessere mentale superiore rispetto a chi non ne possiede. I cani si confermano i maggiori motivatori all’esercizio fisico, con il 65% dei proprietari che li indica come principale ispirazione, superando familiari e personal trainer.

correre con il proprio cane

Correre con il proprio cane fa la differenza

In media, i proprietari di cani svolgono 210 minuti di attività fisica a settimana, un aumento del 40% rispetto ai 150 minuti di chi non ha un cane. Questa attività condivisa non solo migliora l’umore, riducendo stress e ansia, ma rafforza anche il legame tra l’uomo e l’animale. Per gestire al meglio gli allenamenti con il proprio amico a quattro zampe, la veterinaria Ilaria Biagioli, Asics FrontRunner, offre preziosi consigli:

Inizio graduale: l’allenamento deve essere adattato all’età, alla razza e al livello di preparazione del cane. I cuccioli dovrebbero iniziare gradualmente, alternando corsa leggera a camminate, e possono iniziare sessioni di allenamento più strutturate intorno ai nove mesi. È fondamentale abituarli precocemente a pettorina e guinzaglio.
Cani adulti: per i cani adulti meno abituati alla corsa, può essere utile l’aiuto di qualcuno che li stimoli a mantenere la direzione, magari in bicicletta.
Controllo veterinario: prima di iniziare qualsiasi attività fisica intensa, è essenziale una visita veterinaria completa per accertare la salute generale del cane, con particolare attenzione a cuore e articolazioni.
Orari e terreno: in estate, preferire le ore più fresche del mattino presto o della sera tardi. In inverno, scegliere le ore centrali della giornata per una migliore visibilità. È cruciale evitare l’asfalto, che può danneggiare i polpastrelli; privilegiare terreni misti o sterrati.
Attrezzatura adeguata: utilizzare sempre una pettorina per il cane, evitando il collare che può causare strozzamenti. Per il proprietario, sono consigliate cinture specifiche con guinzagli ammortizzati per prevenire strappi.
Recupero e alimentazione: dopo l’allenamento, prevedere periodi di riposo e idratazione. L’alimentazione è un aspetto cruciale: i pasti non dovrebbero essere somministrati né immediatamente prima né subito dopo l’allenamento (attendere circa quattro ore prima, a causa dello svuotamento gastrico più lento nei cani) per prevenire il rischio di torsione gastrica.

Un cane attivo necessita di una maggiore quantità di cibo rispetto a uno sedentario, regolando la dieta in base al suo fabbisogno energetico. La corsa rafforza il legame tra cane e padrone, creando momenti di gioia e intesa reciproca. Molti cani, come Crusca, il levriero di Ilaria, mostrano entusiasmo e attesa per l’uscita, suggerendo un piacere intrinseco nell’attività.

Tuttavia, è importante considerare che non tutte le razze sono adatte alla corsa, specialmente quelle brachicefale (con muso schiacciato) che possono avere difficoltà respiratorie. Esistono circuiti di gare dedicati, come il canicross, con tabelle di allenamento specifiche sia per l’uomo che per il cane. Con la campagna #MindsBestFriend, Asics incoraggia la condivisione di storie su come gli animali domestici ispirano il movimento, evidenziando il loro ruolo di “influencer” per il benessere. Insomma, occorre imparare a correre con il proprio cane.

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