Una bugia tira l’altra, cosa succede nella mente dei bugiardi

di Redazione Commenta

Le bugie sono le ciliegie, questo lo afferma una ricerca scientifica che spiega l’effetto valanga che le frottole hanno nella mente dei bugiardi cronici. Il cervello diventa sempre meno sensibile all’onesta. 

Ogni volta che si dice una bugia nella mente si spegne quella lampadina che illumina la verità. È come se il cervello diventasse silenzioso e il comportamento scorretto diventa sempre più avallato. Lo studio è stato pubblicato dai ricercatori dell’University College di Londra (GB), guidati da Neil Garrett e Tali Sharot, ed è stato pubblicato su ‘Nature Neuroscience’.

La ricerca è stata spiegata anche dall’Adnkronos che ha precisa come le piccole deviazioni dalla strada della verità, mano a mano si trasformano in una valanga di disonestà. Tutto è partito da 58 adulti cui è stato chiesto di avvisare una seconda persona sul quantitativo di monete contenuto in un barattolo di vetro. Racconta l’agenzia stampa:

I ricercatori hanno realizzato vari possibili scenari: la disonestà della risposta in alcuni casi avrebbe portato beneficio a un partner a spese dell’altro, in altri sarebbe stata utile a entrambi, in altri ancora sarebbe stata utile solo al volontario, o senza effetti per quest’ultimo. Ebbene, i ricercatori hanno registrato un’escalation della disonestà quando la situazione portava beneficio al volontario (sia a spese del partner che a suo vantaggio).

Non solo, un sottogruppo di partecipanti ha eseguito l’esperimento sotto risonanza magnetica. Così si è visto che l’attività dell’amigdala, area del cervello responsabile delle reazioni alle emozioni, in entrambi gli emisferi diminuiva progressivamente a ogni bugia detta per il proprio tornaconto, mentre questo non accadeva nel caso di bugie che potevano danneggiare se stessi. Inoltre la riduzione dell’attività dell’amigdala poteva predire l’escalation di disonestà nel successivo trial. Nessun’altra area del cervello sembra, concludono gli autori, giocare un ruolo nella disonestà (quando è a proprio vantaggio). Insomma, ecco perché il campanello che risuona nella mente a ogni bugia vantaggiosa si sente sempre meno.

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