Dal benessere al bendessere con Vittorino Andreoli

di Redazione Commenta

La nuova disciplina del benessere. Vivere il meglio possibile. È questo il titolo dell’ultimo libro di Vittorino Andreoli, psichiatra di fama internazionale, che spiega come si possibile non solo raggiungere una situazione di benessere ma anche sostare in essa. Il segreto è nel passaggio da benessere a bendessere.

Vittorino Andreoli spiega che è possibile raggiungere il benessere ma per farlo bisogna avviarsi verso l’apprendimento del benessere stesso. Un percorso sicuramente difficile per alcuni aspetti ma anche adatto a tutti. Insomma: tutti possono raggiungere il benessere anche nella malattia. Come si fa?

È necessario innanzi tutto raggiungere una condizione esistenziale nuova, non inseguire le utopie e non cedere alle false illusioni. Il corpo e la mente, nonché le nostre capacità relazionali, sono tutte legate nel corpo attivo. Basta pensare, secondo Andreoli, a quello che succede nella fase di innamoramento, quando cioè si scatena un’energia positiva al punto da potenziare le difese immunitarie. Andreoli, a tal proposito, ha addirittura coniato un neologismo: bendessere. Dice a Repubblica.it

Per ottenere lo scopo, spiega Andreoli, si deve mettere in campo una scienza precisa, definita con il neologismo “bendessere”, una disciplina che interessa l’essere umano nella sua totalità e interezza attraverso corpo mente e relazioni. Ciascuno potrà monitorare i segnali di benessere della propria esistenza, valutarli e correggerli secondo i suoi bisogni e desideri. Una buona abitudine che deve riguardare anche una possibile malattia e che richiama l’attenzione sulla “salvaguardia del benessere” aiutandoci a elaborare strategie specifiche per superare i momenti critici.

Insomma il benessere è tale soltanto quando è pieno e totale, quando interessa sia il corpo che la mente.

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