Olivo, cereali e vino: questa la storia della dieta mediterranea

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Forse non tutti sanno che nel nostro Paese esiste una fondazione Dieta Mediterranea che ha deciso di lavorare per la promozione di questo schema alimentare che si sposa bene con le colture tipiche italiane e riesce a garantire il benessere psicofisico di chi la fa propria. 

Ma quando si è iniziato a parlare di dieta mediterranea e partendo da quali elementi? La fondazione ne individua 3, l’olivo, i cereali e il vino. Il motivo è presto detto.

Il vino

Il potere curativo del vino era già stimato da Ippocrate nel IV secolo avanti Cristo, e dai Romani. Il vino veniva indicato come bevanda nutriente, antipiretica, purgante e diuretica oltre che come unguento per curare le ferite. Mentre nella modernità sono stati riconosciuti gli effetti nocivi del vino, già nel 1987 un articolo scientifico pubblicato da Richard documenta il “paradosso Francese”, vale a dire la correlazione negativa tra mortalità legata alla coronaropatia e alto consumo di vino rosso che si verifica in Francia.

I cereali

Già 10.000 anni fa il frumento rappresentava un alimento fondamentale delle tribù di cacciatori-raccoglitori in Medioriente. Date le potenzialità di questa pianta, ai primi esperimenti con la coltivazione di essa seguì naturalmente la creazione di villaggi stanziali e l’inizio dell’agricoltura. Oggi il frumento è uno dei cereali più usati nell’alimentazione moderna. Il Mais invece fu scoperto dalle spedizioni di Colombo nel Nuovo Mondo iniziate nel 1492, e si diffuse rapidamente un tutto il mondo. Il Mais, grazie alla alta produttività delle piante e all’importante apporto di proteine, è diventando una delle coltivazioni più importanti in diverse regioni, e una delle fonti primarie di energia per le popolazioni più povere. Oggi i derivati di frumento e mais come pane e pasta sono parte integrante della Dieta Mediterranea.

L’olivo

Ancora prima della comparsa dell’uomo era presente l’olivo nelle zone del Mediterraneo, come testimoniano le tracce fossili di olivo spontaneo. Questa pianta ha poi conquistato un valore non solo nutritivo ma anche culturale nella vita dei popoli mediterranei: basti pensare all’ulivo come simbolo di pace nelle Sacre Scritture, e come simbolo di vittoria ed essenza divina nella cultura della Magna Grecia.

 

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