Quando il bimbo non vuole mangiare frutta e verdura – II

di Redazione Commenta

I bambini a tavola fanno spesso dannare mamma e papà. Spesso si rifiutano di mangiare e spesso non introdurre nella loro dieta proprio gli alimenti più sani come frutta e verdura. Come fare allora per educare i bambini ad un’alimentazione sana?

Vediamo insieme i consigli del sito ospedalebambinogesu.it:

“Prepariamo insieme?”: l’importanza del coinvolgimento

Il solo proporre in tavola frutta e verdura quotidianamente può non essere sufficiente. Si può provare allora a coinvolgere i bambini anche nei momenti che precedono il pasto. Grandi o piccoli che siano, devono partecipare alla scelta di cosa mettere in tavola, come cucinarlo, presentarlo e servirlo. Possono fare la spesa insieme ai grandi, parlare con il fruttivendolo, che potrebbe raccontare la “storia” dei prodotti che sceglieranno. I più piccoli, possono essere invitati a scegliere anche solo in base al colore o alla forma che più li colpiscono. A casa possono partecipare del lavaggio delle verdure, disporle nei piatti, in modo che familiarizzino con il senso del tatto.
La familiarizzazione con un alimento, infatti, non passa solo attraverso l’assaggio, ma anche attraverso gli altri sensi.

“Giochiamo con il cibo”: indovina cos’è?

Il bambino può essere avvicinato all’alimento rifiutato trasformando il pasto in un momento di gioco, che sia rilassante e non un motivo di ansia e di stress per il bambino e per i genitori. Si può creare un ambiente allegro giocando sul colore delle tovaglie, dei piatti e dei bicchieri. Con la frutta si possono creare composizioni, figure, veri e propri quadri da fotografare e da assaggiare.
Non impedire mai al bambino di toccare con le mani ciò che ha nel piatto: in questo modo lo aiuteremo a conoscere, con il senso che preferisce, l’alimento.
E’ importante trovare il tempo di proporgli dei giochi che coinvolgano frutta e verdura anche fuori dal pasto. Il gioco “Indovina cos’è?” potrebbe essere una bella idea. Basterà prendere una scatola piena di frutta e verdura e invitare il bambino a pescare un alimento ad occhi chiusi. Dovrà riconoscerlo solo ricorrendo ai sensi del tatto e dell’olfatto.
Poi si passerà alla cottura degli alimenti indovinati.

E’ importante ricordare che il processo di familiarizzazione e accettazione di un alimento non è immediato. Ci vogliono tempo, costanza, esposizione e assaggi ripetuti perché il bambino possa accettare un determinato cibo come parte della sua alimentazione. E’ necessario stimolare la sua fantasia e creatività, inventare ricette appetibili, sperimentare diverse cotture. Se la zucchina lessa non va, si potrà ritentare con quella grigliata, o stufata in padella, come condimento per la pasta, o come parte di preparazioni più complesse.
E se il bambino rifiuta l’assaggio, a fine pasto gli si porterà via il piatto, ma senza proporgli in alternativa qualcosa di gradito. Il giorno successivo, si ritenterà di nuovo, magari con un frutto o una verdura diversa, continuando a dargli il giusto esempio.

…Continua.

Photo Credits |Oksana Kuzmina/ Shutterstock

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