Chirurgia estetica estrema, a chi affidarsi per non correre rischi

di Redazione Commenta

Il caso della modella Andressa Urach, ex fidanzata del calciatore Cristiano Ronaldo, ha riaperto la questione che riguarda i rischi che una chirurgia estetica estrema può comportare. 

Nel caso in questione, la ragazza si era sottoposta a diversi interventi chirurgici ai glutei, ma a causa dell’ultima operazione aveva contratto una brutta infezione che l’ha ridotta quasi in coma.

Ogni tipo d’intervento comporta dei rischi, ma nel caso della chirurgia estetica estrema sono proprio le richieste irragionevoli delle pazienti che possono amplificare notevolmente i rischi.

Ed è proprio qui che deve partire un primo campanello d’allarme. Un medico esperto, un vero professionista, dovrebbe sempre scoraggiare le richieste assurde delle clienti, dovrebbe rendere la paziente partecipe del fatto che snaturare completamente il proprio corpo per ottenere dei risultati impensabilmente molto lontani dal proprio aspetto è semplicemente inattuabile, se non correndo il rischio di incorrere in conseguenze molto gravi.

Non si parla semplicemente di una chirurgia estetica che piuttosto che migliorare imbruttisce l’aspetto, di questi esempi, purtroppo, il mondo delle star ce ne fornisce a bizzeffe, si parla piuttosto di conseguenze anche infauste che una chirurgia scellerata può generare.

Come dicevamo, dunque, è importante affidarsi a medici esperti che non assecondino ogni assurda richiesta delle pazienti e che invece consiglino loro la soluzione più idonea per ottenere dei risultati apprezzabili senza incorrere in inutili rischi. È importante che il chirurgo abbia un ricco curriculum in materia, che approfondisca l’aspetto psicologico e le profonde motivazioni che spingono la paziente a fare determinate richieste, che sia trasparente nell’illustrare i pro e i contro dell’intervento, che utilizzi esclusivamente materiali di qualità e inoltre che non sbandieri prezzi stracciati e offerte da discount quasi si fosse al supermercato.

Photo Credits |Syda Productions/ Shutterstock

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