Sigarette elettroniche: fanno male?

di Redazione Commenta

Si ritorna a parlare delle sigarette elettroniche, una questione controversa che continua a dividere chi pensa che siano completamente innocue e chi invece le demonizza.

Diciamo che sostanzialmente l’Organizzazione Mondiale della Sanità rimette in discussione le sigarette elettroniche, mettendone in evidenza alcuni aspetti negativi. Molte questioni sono state elaborate in un lungo documento che verrà discusso durante la prossima  Conferenza dei paesi membri della Convenzione per la Lotta contro il Tabagismo.

Fra le questioni più controverse, emerse in questo documento, c’è il divieto di utilizzo della sigaretta elettronica per alcuni soggetti come gli adolescenti e le donne in stato di gravidanza. Questo perché il loro contenuto non è composto semplicemente dal solo vapore acque. Il monito per i produttori è quindi quello di limitare quanto più è possibile il contenuto delle sostanze tossiche nelle miscele e vietare quelle aromatiche.

Inoltre, se prima, in Italia, un decreto aveva reso legale l’utilizzo delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici (a parte scuole e ospedali), adesso se ne vieta l’uso e si sottolinea il rischio del fumo passivo.

Un altro aspetto inquietante emerso, è che l’ e-cigarette non rappresenterebbe un viatico per smettere di fumare, anzi, finisce per essere sempre più spesso un incentivo al fumo soprattutto per gli adolescenti.

Secondo uno studio statunitense, molti giovani non fumatori, sarebbero attratti dalle sigarette elettroniche e una volta provate queste, trovano semplice e quasi naturale passare a quelle tradizionali.

L’incremento di giovani fumatori non è certo l’obiettivo che ci si era prefissato, aprendo negozi e negozi di sigarette elettroniche. Tuttavia, in Italia, questo boom delle e-cigarette è in netto calo, e si spera che lo stesso trend si verifichi per le sigarette tradizionali.

 

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