Obesità infantile: tutti gli errori e le soluzioni

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Cala dopo 10 anni di continuo aumento, il sovrappeso e l’obesità tra i bambini, ma l’Italia resta maglia nera d’Europa assieme a Cipro. Nonostante i chili di troppo siano collegati a numerose e gravi malattie, come quelle cardiovascolari, in fatti di alimentazione l’Italia si dimostra poco consapevole.

Quali sono gli errori più frequenti?

L’educazione alimentare resta cruciale: risultano ancora troppo frequenti tra i bambini le abitudini che possono favorire l’aumento di peso. Il 9% di loro salta la prima colazione e il 31% fa una colazione non adeguata; il 67% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante; mentre il 21% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e/o verdura. Ben il 43% consuma abitualmente bevande zuccherate e/o gassate, nonostante siano noti i rischi correlati.

I bambini sono troppo sedentari: il 16% pratica sport solo un’ora a settimana o meno; il 42% ha la TV in camera (ma il dato segna un leggero calo: -6%); il 36% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi per più di 2 ore al giorno (-11%) e solo un bambino su 4 va a scuola a piedi o in bicicletta.
Problema più grande di tutti: i genitori non sempre sono consapevoli dei problemi relativi al peso dei propri figli. Tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, dice il Ministero, “il 38% non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso di peso”.

A rischio maggiore ci sono i figli di famiglie povere o di genitori single. I peggiori nemici della salute dei bambini sono i sensi colpa, che spingono a supplire alle minori attenzioni con cibo spazzatura. Perché c’è sempre poco tempo, e quindi anche cucinare è un lusso: si preferiscono cibi pronti o take away.

Quali sono le dritte da seguire?

  • Ritrovarsi insieme al momento dei pasti, uniti intorno a un tavolo, diminuisce il rischio di sovrappeso del 50%, secondo i risultati di un più ampio studio condotto a livello europeo dall’università di Brema.
  • I dolciumi vanno considerati solo cibo della festa, comprese bibite zuccherate (e succhi), cioccolato e caramelle. È già così per gli svedesi (primi della classe secondo il rapporto), mentre gli italiani ne abusano anche ogni giorno.
  • Frutta e verdura devono diventare un’abitudine quotidiana, se non c’è possibilità o tempo di prendere quella fresca va bene anche già lavata o congelata, sempre meglio dell’hamburger con tonnellate di salsine grasse.
  • Fare sport (magari all’aria aperta) tutti i giorni. Sembra ovvio, ma sono ancora troppo pochi i bimbi che vanno a scuola a piedi o in bici, o che passano qualche ora del pomeriggio (di tutti i pomeriggi) a correre e saltare. Anche in questo siamo troppo italiani (rispetto agli svedesi), e ci spaventano di più due gocce d’acqua di un bambino che rischia davvero la sua salute stando in poltrona.

 

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