Trucco permanente: cos’è e come si esegue. L’intervista a Ennio Orsini

di Redazione Commenta

Il trucco permanente è sempre più diffuso; amato da tutte quelle donne che desiderano essere sempre in perfetto ordine ma che non sempre hanno tempo da dedicare al make up. A differenza di quello che forse si è soliti pensare ricorrono a questa tecnica non solo le donne più adulte (quelle che magari occupano una posizione lavorativa di rilievo) ma anche le ragazze più giovani.

Per avere maggiori informazioni su questa tendenza ho intervistato Ennio Orsini, uno dei principali esperti di trucco permanente ed inventore dell’Extreme Make-up e della Tricopigmentazione; Ennio collabora inoltre come relatore in occasione di congressi di chirurgia estetica organizzati dalle associazioni italiane ed europee (ATEC Associazione Trucco Estetico Correttivo. ISHR società Italiana di cura e chirurgia della Calvizie).

D. Ennio cosa puoi dirci circa il trucco permanente?

R. E’ una disciplina estetica ricca di luoghi comuni. Sul trucco permanente o semipermanente, come dir si voglia, esistono tante dicerie infondate. A partire proprio dal nome. Si pensa che il trucco semipermanente sia differente dal trucco permanente, ma non è assolutamente così. Il semi-permanente non dura di meno, come spesso si crede. I due termini identificano la stessa identica cosa.

Il trucco permanente è, tecnicamente e formalmente, l’introduzione meccanica di pigmenti bioriassorbibili nel derma, attraverso un ago non cavo. In altre parole il trucco permanente è come se fosse un classico tatuaggio, ma fatto sul viso, con “colori” differenti ed per mezzo di un’ attrezzatura differente, tutto qui!

Il concetto di permanenza non è un sinonimo di eternità,ma è un periodo di lunga durata se non specificata. Il termine “semipermanente” non ha senso, benché sia uno dei termini più ricercati su internet.

Sul dizionario, la parola semipermanente non esiste, perché si tratta di un termine arbitrario inventato dalle aziende alla fine degli anni ’80: questa invenzione contava di far avvicinare più persone al mondo del tatuaggio, promettendo tatuaggi temporanei. Ma l’esperienza ci insegna che nessuno può stabilire con esattezza se quel colore scomparirà o meno dalla pelle.

D. Qual è l’identikit della donna “ideale” che richiede un servizio di trucco permanente?

R. Il trucco permanente non si rivolge solo a chi ha dei “problemi” come diradamenti sopraccigliari e ciliari, ipopigmentazioni sulle labbra, piccole cicatrici da herpes, asimmetrie di bocca e sopracciglia, ecc.. ma può essere utilizzato anche con finalità di miglioramento estetico da tutti, uomini e donne!Io ho uno splendido infracigliare intorno agli occhi e le persone se ne accorgono solo quando lo faccio notare! Chi non vorrebbe avere sopracciglia perfette ma naturali, o una bocca rifinita o delicatamente enfatizzata? Chi non desidera uno sguardo più intenso? Insomma il trucco permanente, se fatto dalla persona giusta, può dare quel tocco in più.

D. Costi e durata

R. Nessuno può stabilire quanto durerà un lavoro di trucco permanente. Dipende da troppi fattori: il potere di fagocitosi nell’individuo, l’età dell’individuo (fattore complementare al precedente), il potere di cicatrizzazione post-trattamento, la conformazione anatomica della cute,il tipo di pigmento spinto nel derma,la tecnica manuale impiegata per la dermopigmentazione, i tempi di esposizione al sole o a lampade abbronzanti e l’assunzione di farmaci tipo anticoagulanti e cortisonici.

Per quanto detto si può a mala pena stabilire un periodo indicativo in cui il trucco permanente si manterrà dignitoso; questo periodo può oscillare tra gli 8 ed i 12 mesi. Se si vuole arrivare ai 12 mesi bisogna mettere in preventivo una seconda seduta di rinforzo da effettuare a circa 50 giorni dalla prima seduta di trucco permanente. Altrimenti, senza rinforzo, è difficile arrivare in buone condizioni anche all’ottavo mese.

Ovviamente la scomparsa del pigmento sotto pelle è graduale, non ci si sveglia una mattina senza trucco permanente! Per la totale scomparsa del lavoro possono volerci dai 2 ai 5 anni. Anche se il pigmento è studiato per essere riassorbito completamente, può succedere che questo meccanismo non funzioni ed il lavoro lasci un alone poco percettibile (quasi invisibile) sulla zona trattata. Ma nella stragrande maggioranza dei casi la zona tornerà come prima del trattamento. I tempi di totale scomparsa del colore sono maggiori per la bocca, e minori per sopracciglio e contorno occhi.

Nei soggetti con un età avanzata, la scomparsa non è garantita perché la fagocitosi (meccanismo di pulizia interno del corpo umano da sostanze estranee) è molto rallentata.

Un trattamento eseguito da un operatore competente e con adeguati strumenti, ha un costo che va da un minimo di 400,00 euro ad un massimo di 900,00 euro.

D. Esistono delle controindicazioni?

R. Come ho già detto, il trucco permanente è un “tatuaggio” fatto sul viso e in quanto tale va fortemente sconsigliato a chi ha problemi di accertate allergie agli ossidi di ferro, a chi purtroppo soffre di malattie emocoagulative o cardiovascolari, a chi ha contratto l’epatite e chi ha problemi di cicatrizzazione come ad esempio la formazione di cheloidi.

Bisogna però sottolineare che a oggi sono rarissime le cause di allergia ai pigmenti utilizzati per questo genere di trattamento. Attualmente vengono impiegati prodotti altamente controllati e conformi alle vigenti norme in materia. Il livello tecnico-qualitativo si è alzato molto, quindi rivolgendosi ad un professionista ed in uno studio abilitato ed autorizzato dalla asl, si può stare tranquilli e godersi i grandissimi vantaggi che questa splendida tecnica offre.

D. Se una persona dopo qualche mese si dovesse stancare può tornare indietro e richiedere la rimozione del trucco permanente?

R. Si può tornare indietro,ma questo non lo auguro a nessuno! Bisogna sapere che rimuovere un trucco permanente costa sei volte tanto che farlo. L’unica persona in grado di rimuovere un trattamento è il medico,attraverso la laser terapia e mediante il principio di fotoselettività cromatica, vale a dire il LASER Q-SWITCH.

E’ importante sottolineare che tale rimozione necessita dalle 4 alle 10 sedute distanziate di circa 40-50 giorni l’una dall’altra e potrebbe essere relativamente dolorosa. Il consiglio che mi sento di dare nel caso in cui ci fosse la necessità di ricorrere al laser, è di farlo rivolgendosi ad un dermatologo esperto del settore.

www.ennioorsini.com/trucco-permanente

Photo Credits| Ennio Orsini

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