Tatuaggi all henné, non sempre sono sicuri, possono creare problemi alla pelle

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Si è più propensi ai tatuaggi all’hennè in quanto appaiono come un buon compromesso tra la voglia di essere alla moda e la certezza che la pelle non rimanga macchiata a vita: i tatuaggi temporanei piacciono sempre di più e sempre più spesso vengono richiesti da giovani, adulti e persino bambini. Una diffusione crescente che, però, è andata di pari passo con un progressivo aumento dei casi di allergia, anche seri, a questa sostanza. In base a uno studio condotto da esperti dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Istituto Dermatologico San Gallicano di Roma, negli ultimi cinque anni le reazioni allergiche causate dai tatuaggi all’hennè sono raddoppiate: segno che anche questa soluzione non è poi così innocua.

I tatuaggi all’hennè vanno di gran moda soprattutto tra adolescenti e bambini; i genitori sono più propensi ad autorizzare questo genere di tatuaggi sui propri figli, in quanto sono temporanei, hanno la certezza che spariscano nel giro di qualche doccia.

In realtà sono proprio i più piccoli e i giovanissimi a correre più rischi di allergia in quanto la loro pelle è estremamente sensibile e il pericolo di una reazione avversa a sostanze chimiche come quelle contenute in questi impasti all’hennè è ancora maggiore. Tanto più che sono proprio i giovanissimi che, per contenere i costi, optano per i kit venduti online senza alcuna garanzia, oppure per i tatuaggi all’hennè fatti per strada da tatuatori improvvisati con materiali scadenti.

Il pericolo dei tatuaggi all’hennè sta negli additivi usati per l’impasto e, in particolare, nel Ppd, un prodotto chimico che viene miscelato all’hennè per rafforzare il colore, anche un tatuaggio temporaneo può dare luogo a reazioni di diversa entità.

Una dei pericoli più frequenti è la dermatite allergica, nell’arco di pochi giorni (7-10 giorni, ma in alcuni casi anche settimane dopo sulla parte tatuata compaiono edema, rossore, sensazione di bruciore intenso vesciche, prurito, bolle, eczema, che permangono a lungo, anche dopo che il disegno all’hennè e che richiedono l’applicazione di creme cortisoniche. In tal caso lavare subito con acqua la parte interessata, evitare il sole e non applicare creme o unguenti senza aver chiesto il parere di un medico.

Lo shock anafilattico interessa l’intero organismo, può manifestarsi con improvviso abbassamento della pressione, gonfiore anomalo della laringe, rischio di soffocamento e difficoltà respiratorie. In tali casi, recarsi subito al Pronto Soccorso.

Anche se dopo un primo tatuaggi all’hennè non si sono avute particolari reazioni, in futuro ogni volta che l’organismo entrerà in contatto con la Ppd si manifesterà l’allergia. Sono parecchi i prodotti che possono contenere Ppd, ad esempio, tinture di capelli, coloranti per pellicce, inchiostri per stampanti, guanti di lattice, fasce in lattice delle calze autoreggenti e alcuni tipi di pellame.

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