Implantologia dentale, sorridere serenamente, guida alla scelta giusta

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Un trauma, una carie non curata, un’estrazione fatta male o la piorrea (infiammazione dei tessuti che circondano la radice dentale) possono portare alla perdita di uno o più denti. Un problema non soltanto estetico, perchè anche la masticazione ne risente. La soluzione ideale è un dente impianto, cioè un dispositivo che sostituisce la radice del dente, fissato all’osso della mascella e della mandibola e ricoperto dalla gengiva, sul quale viene montata una protesi, ossia un elemento finto. L’implantologia permette di sostituire uno o più denti (anche tutta l’arcata, se necessario), in modo duraturo, come se ci fossero ancora i denti naturali. Niente a che vedere con le dentiere, le protesi mobili che, comprimendo le gengive, possono dare fastidio.

L’implantologia, inoltre, evita di dover sacrificare i denti sani rimasti, come avviene con i tradizionali ponti che, per essere posizionati, richiedono la riduzione (e spesso la devitalizzazione) degli elementi sui quali andrà appoggiata la protesi. Solo alcuni impianti, però, sono davvero affidabili, a fare la differenza è la parte che si inserisce nella cavità ossea: l’impianto vero e proprio.

Le migliori sono le viti al titanio, un materiale altamente biocompatibile, la cui forma, simile alla radice naturale del dente, si adatta al meglio. Il costo medio, dente escluso, dell’implantologia va dai 700 ai 1500 euro, l’oscillazione maggiore di prezzo deriva dal trattamento cui sono sottoposte le vite. Quelle lisce, non trattate, costano meno ma hanno una percentuale di attecchimento leggermente inferiore. Per contro sono meno a rischio di perimplantite, un’infiammazione dell’osso che circonda l’impianto, perchè non presentano cavità in cui si possono annidare i germi.

Per i primi giorni dopo l’innesto dovrai fare degli impacchi con il ghiaccio, per evitare emorragie e lenire il gonfiore. Se questo non passa, ok a un impacco con acqua calda, che favorirà la vascolarizzazione dell’osso e, quindi la sua guarigione che sarà completata dopo un mese (i punti cadono da soli). Per tre quatto giorni, inoltre, dovrai assumere antidolorifici e antibiotici, e fare sciacqui con un collutorio a base di corexidina, un antibatterico. Per mangiare solo cibi liquidi il giorno dell’innesto; il giorno successivo dai la preferenza ai cibi morbidi.

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