L’omeopatia per curare acne, cellulite e menopausa

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Tra le tante applicazioni dell’omeopatia ce ne sono alcune mirate al ringiovanimento e al ripristino della bellezza del corpo, pelle e capelli, anche se la parola più appropriata sarebbe benessere. Il principio su cui si basa l’omeopatia è la stimolazione delle risorse naturali dell’organismo, che viene spinto a lavorare per tornare alla sua condizione ottimale, cioè l’assenza di malattia, la cosiddetta omeostasi. Con l’età il ritmo del naturale rinnovamento cellulare rallenta, ci sono prodotti omeopatici che stimolano questo lavoro, spingono cioè l’organismo ad attivare le sue risorse naturali. Ne esistono da applicare esternamente, altri da assumere per bocca e altri ancora che sono iniettabili sottocute.

L’uso di prodotti esterni come creme o sieri sarà ovviamente più efficace se combinato con una terapia interna che mette il corpo in condizione di recepire più profondamente i principi attivi. Un buon prodotto antiossidante è Gallium Eparina in granuli (4 assunti lontano dai pasti 2-3 volte al giorno) oppure in gocce (10, prese 2-3 volte al giorno) o in compresse (2-3 volte al giorno, lontano cibo, caffè, menta, e tutto quello che non sia acqua).

Per chi ha la pelle segnata da impurità e specialmente per gli adolescenti che soffrono di acne giovanile è utile Hepar Sulphur in granuli da 5CH, fatti sciogliere sotto la lingua 2 volte al giorno, lontano dai pasti. Sono disponibili anche gocce con lo stesso principio.

Per i segni dell’invecchiamento si usa Lilium Tigrinum, 4 granuli alla 5CH 2 volte al giorno. Se il problema invece sono le vampate si possono assumere Sanguinaria e Sepia nelle dosi prescritte dal medico. Per i sintomi della menopause in generale è benefica Tuya alla 9CH.

La cellulite ci indica sempre un problema circolatorio e un problema ormonale, per questo caratterizza la popolazione femminile e non quella maschile. La strategia è sempre una: stimolare la circolazione a favorire il drenaggio della linfa e dei liquidi che infiltrano i tessuti.

Ai dispositivi classici, Aesculus Hippocastanum e Hamamelis, in tintura madre in gocce, si aggiunge, secondo la cura dei contrari omeopatica, Vipera Berus, in fiale e granuli diluiti alla 5CH. Il tutto nelle dosi prescritte dal medico. Per la cellulite vera e propria è importante inquadrare il tipo fisico specifico del soggetto da trattare, anche qui possibilmente con l’aiuto di uno specialista: ciascun tipo va poi trattato con uno dei Sali biochimici di calcio, ciascuno assunto alla dose di 5 granuli, diluito alla 30CH, 2 volte la settimana.

Alle donne non alte, che tendo naturalmente al sovrappeso e nelle quali il grasso in eccesso è distribuito uniformemente un po’ in tutto il corpo serve il Calcium Carbonicu. La donna longilinea, piuttosto alta di statura, stressata da un lavoro impegnativo, con cellulite localizzata, ha bisogno di Calcium Phosphoricum. La donna muscolosa, molto palestrata, che ha cellulite su polpacci e caviglie si giova del Calcium Solforicum.

L’aiuto di uno specialista è indispensabile, bisogna ricordare che la fase più importante è la valutazione del profilo complessivo della persona: più che un sintomo unico, la terapia cura un tipo fisico nel suo insieme.

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