Tumore alla prostata: una protesi salva la sessualità dopo l’asportazione

di Redazione Commenta

Il tumore alla prostata è curabile grazie all’asportazione della parte malata, l’intervento chirurgico si chiama prostatectomia ma, se ti salva la vita, purtroppo, ha dei pesanti effetti collaterali sulla sessualità del paziente. Nel 70 per cento dei casi insorge la difficoltà di erezione, impotenza che sono in pochi a voler ammettere. Purtroppo, ancora oggi si fa molta fatica ad ammettere questo tipo di carenze, la sfera sessuale, tranne che per vantarsene, è un argomento ancora molto tabù, sia per gli uomini che per le donne.

L’asportazione della prostata, in caso di tumore, rimane spesso l’unica soluzione, ma ci sono buone notizie, la soluzione è la protesi peniena, che è ancora poco conosciuta ma che vale la pena di far conoscere.

Si tratta della protesi idraulica che sembra riesca a far avere l’erezione. Il dispositivo prevede l’inserimento nei corpi cavernosi del pene di cilindri artificiali, collegati a una pompetta posizionata sotto pelle e a un piccolo serbatoio nello scroto. Premendo qui l’uomo può decidere quando avere l’erezione.

Interventi chirurgici di questo genere, vanno ovviamente fatti da specialisti andrologi, sarebbe anche utile che la coppia affrontasse una preparazione, anche psicologica, prima del delicato intervento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>