La lingua ci parla e ci dice come stiamo

di Redazione Commenta

Per la medicina tradizionale cinese basta una rapida occhiata alla lingua per capire eventuali manifestazioni patologiche. Per noi questo modo di procedere è completamente inusuale. Tiriamo fuori la lingua solo davanti alla spatolina del medico per farci controllare se la nostra gola è infiammata. Anche se molti dei nostri medici concordano sul fatto che l’aspetto della lingua segnali non solo anomalie che la riguardano, ma anche relative ad altri organi.

Per la medicina cinese invece l’osservazione della lingua, la sua forma, il suo colore ed il suo stato appartiene ai più importanti strumenti di diagnostica perché si ritiene che fornisca chiari quadri di disarmonia energetica.

La lingua dice molto sullo stato energetico del paziente, sulle sue qualità genetiche, ma anche su concreti quadri clinici. Chi effettua questo esame, generalmente prende in considerazione il colore, la forma, lo spessore, lo stato. Per questo l’osservazione dovrebbe avvenire vicino ad una fonte di luce naturale evitando di tenere estesa la lingua per oltre un minuto poiché il prolungato sforzo di estensione ne altera il colore.

Inoltre, poiché anche i cibi caldi e le bevande (soprattutto tè e caffè) possono alterare il colore o la patina della lingua, è consigliabile attendere almeno un’ora dalla loro ingestione. Il colore della lingua può variare da rosso a bianco passando per il giallo fino al nero:

Rosso cupo = ulcera, infiammazione, tumore;
Bianco = difetti di circolazione, accumulo di grassi e di muco, anemia, tasso di emoglobina basso;
Giallastro e patinoso = infiammazione e secrezione eccessiva per la presenza di troppa bile; accumulo di grassi, soprattutto derivati da pollame, uova e derivati del latte;
Bluastro, violaceo = alto consumo di frutta e succhi di frutta, bibite dolci, prodotti chimici, medicine e droghe, zucchero in generale.

Se sulla lingua compaiono pustole possono essere provocate da un eccesso di proteine, zuccheri o grassi, animali o vegetali. E’ stato osservato che spesso le pustole fanno la loro comparsa dopo l’ingestione di grosse quantità di pesce e frutta, carne e oli vegetali, formaggi e farine, uova e succhi di agrumi.

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