Influenza A: i consigli per i viaggiatori

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Anche nelle prime fasi della diffusione del nuovo virus A(H1N1), l’ Organizzazione mondiale della Sanità non ha posto particolari restrizioni sui viaggi, in relazione ai focolai di influenza A, raccomandando tuttavia alle persone affette da malattie gravi (come diabete, tumore o altre patologie croniche) e le donne in gravidanza a rinviare per prudenza i viaggi internazionali.

Ci sono però dei consigli che il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali fornisce a chi è in partenza per viaggi internazionali, per salvaguardarsi dall’ influenza A:

– Evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa.
– Lavare spesso le mani con acqua e sapone; in alternativa, si possono usare soluzioni detergenti a base di alcol o salviettine disinfettanti.
– Evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca.
– Coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e starnutisce. E gettare sempre il fazzoletto usato nella spazzatura (mai utilizzarlo due o più volte).
– Aerare regolarmente le stanze dove si soggiorna o si dorme.
– In caso di febbre superiore a 38°, tosse, mal di gola, malessere, rivolgersi a un medico.
– Ricordare che in caso di necessità, è possibile contattare l’ Ambasciata o il Consolato italiano.

Il Ministero aveva stilato anche una serie di consigli pratici per coloro di ritorno da un viaggio internazionale in un Paese dove si sono registrati diversi focolai di influenza A. La prima cosa da fare è tenere sotto controllo il proprio stato di salute per sette giorni. Qualora comparissero i sintomi dell’ influenza (febbre, sonnolenza, perdita d’ appetito, tosse) bisognerà contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia, informarlo del recente viaggio, e sempre sotto la sua supervisione attuare le seguenti misure:

– limitare il più possibile i contatti con i familiari;
– indossare una mascherina;
– coprire con fazzoletti di carta bocca e naso quando si starnutisce o tossisce.

Per tutti (pazienti e familiari) è importante il lavaggio frequente e accurato delle mani con acqua e sapone oppure con detergente a base di alcol. Importante: evitare il fai-da-te. Sarà il medico a valutare eventuali terapie farmacologiche. Nello stato attuale di diffusione pandemica dell’ influenza A (AH1N1), questi consigli assumano un valore generale e sono applicabili alla vita di tutti i giorni, anche se non sono stati effettuati viaggi internazionali.

Quando si è all’ estero, può accadere di ritrovarsi in una condizione di emergenza da influenza A (siete rimasti contagiati voi o una persona che viaggia con voi). Che fare ? Come regolarsi con le spese mediche ? Le cose cambiano in funzione del Paese in cui vi trovate. È bene dunque sapere che:

1. è prevista la copertura delle spese sanitarie, sempre che abbiate la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) (cioè la nostra tessera sanitaria), nei Paesi dell’Unione europea (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria), dello Spazio economico Europeo (Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e in Svizzera. Ciò significa che in caso di bisogno di cure mediche, presentando la TEAM all’ospedale pubblico o alla struttura convenzionata, si ha diritto a tutte le cure necessarie. Le prestazioni sono gratuite, salvo il pagamento dell’eventuale ticket o di altra partecipazione alla spesa che è a diretto carico dell’assistito. Qualora la TEAM non fosse stata accettata o l’assistito non l’avesse con sé, e fosse perciò necessario pagare le prestazioni, ricordate che è possibile chiedere il rimborso delle spese anticipate presentando al proprio rientro in Italia la relativa documentazione alla Asl di appartenenza.

2. Per quanto riguarda il resto del mondo, con alcuni Paesi quali Argentina, Australia, Bosnia-Erzegovina, Brasile, Capoverde, Città del Vaticano e Santa Sede, Croazia, Macedonia, Principato di Monaco, San Marino, Serbia, Montenegro, Tunisia, sono vigenti accordi di sicurezza sociale che prevedono una copertura di spese sanitarie dietro presentazione di appositi modelli, rilasciati dalle Asl di appartenenza, all’ istituzione competente del Paese ospitante; è necessario quindi, prima di un viaggio, recarsi alla propria Asl per munirsi del modello per l’assistenza sanitaria all’ estero.

3. Per i Paesi con cui non esistono convenzioni, come gli Stati Uniti, è consigliabile la stipula di una polizza sanitaria prima del viaggio.

Fonte: www.ministerosalute.it

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