Alt alle ecoballe a Pianura ma allarme caldo per i rifiuti

di Redazione Commenta

Emergenza Rifiuti – Le ecoballe non saranno stoccate a Pianura e neanche nell’ ex Manifattura tabacchi di Gianturco. Dopo mesi di proteste, blocchi e azioni di guerriglia urbana nel quartiere della periferia di Napoli, il commissario delegato per l’ emergenza rifiuti, Gianni De Gennaro, ha revocato le ordinanze commissariali finalizzate alla realizzazione dei siti di stoccaggio provvisorio. La decisione è stata presa a seguito dei provvedimenti già adottati per la realizzazione di un impianto di discarica in località Chiaiano, tenuto conto dell’ ulteriore aggravante per il comune di Napoli in un’ area caratterizzata da un elevato grado di urbanizzazione e nel rispetto del territorio. Continua però la corsa contro il tempo per scongiurare l’ emergenza caldo. Dopo l’ allarme dei giorni scorsi determinato dall’ impossibilità di utilizzare i siti di stoccaggio di Pianodardine (attualmente sotto sequestro della magistratura) e Ferrandelle, è ripresa la raccolta rifiuti, anche se in appena pochi giorni di rallentamento si sono accumulate in Campania quasi trentamila tonnellate di immondizia di cui circa 1100 a Napoli dove la situazione resta critica soprattutto nell’ area flegea e vesuviana. La paralisi della raccolta rifiuti dei giorni scorsi ha determinato il ravvivarsi della crisi e una forte diminuzione della raccolta quotidiana: soltanto quattromila tonnellate il 30 aprile, 1300 tonnellate il 1 maggio, 4300 il 2 maggio. La situazione è poi tornata a regime con l’ apertura di una nuova piazzola del sito di stoccaggio provvisorio di Marigliano, dove la situazione resta comunque incandescente per le proteste dei cittadini anche in vista dell’ allarme caldo.

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