Tecnologia al servizio dei disabili: i puntatori oculari per scrivere con gli occhi

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Si chiamano puntatori oculari (eye tracker) e permettono a una persona che concentra lo sguardo su uno schermo di scegliere con il solo movimento degli occhi una sequenza di lettere che formano parole, righe e periodi. Si tratta di una sorta di mouse oculari che una volta tarati sulla singola persona consentono a chi è costretto all’ assoluta immobilità ed è in grado di muovere solo lo sguardo di comunicare con il mondo. La Regione Toscana, assessorato per il diritto alla salute, ha deciso di finanziare l’acquisto di questi dispositivi per fornirli in uso a persone affette da gravissime patologie. La delibera si riferisce a persone affette da gravi patologie neurovegetative (come la sclerosi laterale amiotrofica), da sindromi post traumatiche per lesioni cervicali alte che comportano una completa tetra-paresi (cioè l’impossibilità di muovere tutti gli arti), con dipendenza da ventilatore meccanico e coloro che sono affetti dalla sindrome locked-in. Tutte persone che, pur mantenendo inalterate le capacità cognitive e le funzioni cerebrali superiori, subiscono una alterazione severa della capacità espressiva sia verbale che scritta e perdono progressivamente la facoltà di comunicazione e di relazione, rischiando di vivere nel totale isolamento. Unica risorsa, molto spesso, è il movimento degli occhi, ed ecco quindi intervenire l’utilità di questi straordinari strumenti messi a disposizione dalle moderne tecnologie. Obiettivo del finanziamento è quello di agevolare e incentivare la comunicazione interpersonale di questi pazienti e la possibilità di mantenere una certa vita di relazione anche nelle fasi più acute e invalidanti della patologia.

In Toscana esistono esperienze aziendali consolidate nel campo delle tecnologie assistite presso i Laboratori ausili aziendali istituiti nelle Asl di Prato, Pistoia, Pisa, Livorno, Arezzo e Firenze, che hanno sviluppato specifiche competenze nel settore degli ausili elettronici e informatici per la comunicazione, l’apprendimento e il controllo ambientale. Questi laboratori assicurano, grazie al lavoro di equipes multidisciplinari, una valutazione competente dei bisogni dei pazienti e operano in raccordo con i servizi delle Asl di residenza dei pazienti stessi.
(Fonte: Comunicato Stampa Regioni.it)

TECNOLOGIE ASSISTIVE: LE REALI APPLICAZIONI
I puntatori oculari non portano nuove possibilità di guarigione o miglioramento della condizione di malattia ma sono capaci di migliorare e rendere più efficienti le risposte ad alcuni essenziali bisogni di autonomia: comunicare, lavorare, divertirsi e passare il tempo libero, controllare il proprio ambiente di vita. Sono tecnologie che possono essere molto utili a diverse tipologie di persone disabili ma, essendo molto costose, sono particolarmente indicate per persone con totale assenza di fonazione (perdita sostanziale della parola) combinata con una totale impossibilità ad utilizzare gli arti. Come funzionano? Un puntatore oculare analizza, attraverso una telecamera digitale, il movimento dell’ occhio ed in particolare la posizione della pupilla. L’occhio, generalmente, viene illuminato da un emettitore di luce infrarossa che definisce il contorno della pupilla e crea un riflesso luminoso che viene catturato dalla telecamera ad altissima risoluzione. Questi riflessi vengono poi elaborati da un apposito software per calcolare la posizione dello sguardo rispetto ad un oggetto o ad una posizione sul display del computer. La difficoltà e la raffinatezza di queste soluzioni risiedono nell’elaborare quel riflesso nel modo più preciso possibile in modo da ottenere un’azione sullo schermo nella posizione più vicina possibile al desiderio dell’utente. Le principali funzioni che si possono controllare con gli occhi grazie ai puntatori oculari disponibili sul mercato sono:
comunicare attraverso frasi predefinite con uscita in voce (sintesi vocale o messaggi preregistrati)
• CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), cioè comunicare attraverso linguaggi iconici alternativi al logico verbale con uscita in voce (sintesi vocale o messaggi preregistrati)
scrivere attraverso una tastiera virtuale con uscita in voce (sintesi vocale)
controllo ambientale, cioè controllare funzioni dell’ambiente di vita quali campanelli di chiamata, telefono, luci
intrattenimento, cioè giochi oppure la gestione di attività multimediali quali presentazioni audiovisive o film. Nell’intrattenimento è particolarmente importante sia inclusa la possibilità di leggere libri e riviste, naturalmente in formato digitale. Esistono in internet decina di migliaia di libri digitali distribuiti liberamente o a pagamento
emulatore di mouse, cioè la possibilità di controllare completamente il sistema operativo di un computer magari per essere capaci di gestire il proprio vecchio PC controllato fino al giorno prima attraverso altri dispositivi. Questa funzione è particolarmente apprezzata da persone abituate ad utilizzare il PC indipendentemente dal puntatore oculare.

UN Po’ DI STORIA: IL PUNTATORE OCULARE NASCE INIZIALMENTE PER SCOPI MILITARI
Come molte soluzioni tecnologiche, anche quella del puntamento oculare non è nata specificatamente per rispondere ai bisogni delle persone disabili. Viene elaborata negli Anni ’80 inizialmente per scopi militari e solo verso la fine di quel decennio nasce il primo prodotto commerciale specificatamente pensato per rispondere ai bisogni delle persone disabili sviluppato dalla americana LC Technologies. Nel frattempo il puntatore oculare veniva usato anche nel campo della analisi della percezione visiva per studi di psicologia e marketing, come pure nell’ambito delle applicazioni mediche. Nelle applicazioni militari questa tecnologia viene generalmente impiegata per gestire sistemi di guida e di arma in diverse tipologie di veicoli. Nel campo della psicologia-marketing viene sfruttata per svolgere studi e ricerche, per comprendere meglio come una persona guarda oppure per migliorare la comunicazione per qualche tipo di segnaletica pubblica o di campagna pubblicitaria. Nell’ ambito medico viene usata soprattutto come interfaccia aggiuntiva per attività al PC quando il medico ha già impegnate le mani e la voce in altre azioni. Nel campo della disabilità viene principalmente utilizzata per gestire le funzioni di comunicazione, controllo PC, gioco, controllo ambientale. Questi quattro principali campi di applicazione nel tempo hanno generato prodotti con caratteristiche molto diverse. Intorno al 2000 questa tecnologia inizia a essere distribuita anche in Italia specificatamente per essere usata su applicazioni per disabili.
(Fonte: MOBILITA’ 53 – ANNO 9)

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