Il Sound Bath, o bagno sonoro, è una pratica di benessere che sta guadagnando sempre più popolarità, amata anche da celebrità come Adele, Kendall Jenner e Gwyneth Paltrow, e ormai immancabile in spa e ritiri. Garantisce una sensazione di benessere totale grazie all’utilizzo terapeutico del suono per indurre un intenso rilassamento.

Maggiori dettagli sul bagno sonoro oggi
Il concetto di “bagno” evoca l’esperienza di essere totalmente avvolti e immersi nelle vibrazioni sonore. I partecipanti si sdraiano, chiudono gli occhi e si lasciano cullare dalle frequenze prodotte da strumenti ancestrali e moderni come campane tibetane, gong, tamburi, diapason e hang. Questi strumenti generano risonanze che, come spiega il Dottor Simone Capobianchi, terapista della riabilitazione psichiatrica specializzato in neuromodulazione, sono capaci di modulare il sistema nervoso.
L’obiettivo è raggiungere uno stato di “flow“, una coesistenza ottimale di focus attentivo e rilassamento. In alcuni casi, questa sincronia di vibrazioni può portare anche alla “risposta sensoriale meridiana autonoma” (ASMR), quella sensazione di piacere che si manifesta come brividi in risposta a specifici stimoli sonori. L’efficacia dei bagni sonori risiede nella loro capacità di agire direttamente sul cervello.
A livello neurofisiologico, si assiste a una sincronizzazione cerebrale verso le onde alpha e theta, tipicamente associate agli stati di profondo rilassamento e meditazione. Come metafora, il Dottor Capobianchi paragona il processo al sintonizzare una radio. In poche parole questo bagno sonoro permette al cervello di potersi sintonizzare su quelle stazioni che garantiscono un miglioramento della salute, andando proprio a rimuovere quegli elementi negativi che sono definiti tossici.
I benefici per la salute mentale e fisica sono molteplici e documentati. Approfondendo la questione si ha una netta riduzione di stress e ansia, un miglioramento della qualità del sonno, una modulazione dell’umore, un aumento di concentrazione, una riduzione delle tensioni muscolari. Nonostante affondi le radici in pratiche antichissime, il sound bath è tornato in auge grazie alla crescente attenzione verso il wellness e la salute mentale. Le sessioni, che sono generalmente collettive ma molto intime, sono considerate particolarmente utili per chiunque stia affrontando difficoltà nella gestione emotiva.
L’efficacia della pratica è validata per il supporto in diversi disturbi, tra cui ansia, disturbi dell’umore, disturbo ossessivo compulsivo (DOC), disturbi del comportamento alimentare e ADHD. Spesso integrate con tecniche di respirazione e rilassamento guidato, le sedute offrono anche un’esperienza psicoeducativa, insegnando ai partecipanti come gestire al meglio il proprio funzionamento interiore. L’esperienza può variare in base agli strumenti: i bagni di gong offrono un’intensità sonora più avvolgente e profonda, mentre i classici bagni sonori combinano più strumenti e frequenze per un’esperienza più modulata e personalizzata.