Circa 450 milioni di donne a livello globale affrontano ogni anno almeno quattro infezioni vaginali, un dato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima addirittura oltre i 500 milioni. Nei Paesi occidentali, queste infezioni sono la causa principale del 40-60% delle visite ginecologiche. Fattori come il caldo e l’umidità estiva, insieme a comportamenti quotidiani apparentemente innocui, possono alterare l’equilibrio della flora vaginale, favorendo la comparsa di questi disturbi.

Suggerimenti per evitare eccessive visite ginecologiche
È importante sottolineare che le infezioni intime non sono un problema legato all’età, ma possono colpire donne, adolescenti e bambine. Le infezioni più Come evitare serie di visite ginecologiche nel 2025 comuni includono la vaginosi batterica, causata da uno squilibrio della flora naturale e che si manifesta con perdite grigiastre, bruciore e odore sgradevole; la candidosi, un’infezione fungina che provoca prurito e perdite dense; e la vaginite da Trichomonas, un’infezione parassitaria che si trasmette sessualmente, caratterizzata da perdite schiumose e irritazione.
Altre infezioni a trasmissione sessuale, come la clamidia e la gonorrea, possono essere asintomatiche o causare dolore pelvico e perdite anomale. Infine, esistono infezioni virali come l’Herpes e i condilomi genitali. Le cause di queste infezioni sono molteplici: squilibri ormonali, indebolimento delle difese immunitarie, uso di antibiotici, rapporti non protetti, e l’impiego di prodotti irritanti come detergenti aggressivi, lavande interne o spermicidi. L’ambiente caldo e umido, tipico dell’estate e di luoghi pubblici come piscine e spogliatoi, favorisce la proliferazione di batteri e funghi.
A ciò si aggiungono comportamenti rischiosi come indossare il costume bagnato a lungo, abiti stretti, biancheria sintetica, usare salvaslip quotidianamente o trascurare l’igiene intima. Altri fattori che possono incidere sono una dieta squilibrata, uno stile di vita sedentario, l’uso di certi farmaci e la presenza di altre patologie. Le infezioni intime possono manifestarsi diversamente a seconda dell’età. Nelle bambine, i sintomi includono arrossamenti, bruciore, gonfiore e perdite biancastre o giallastre.
La loro maggiore vulnerabilità deriva dalla mancanza di difese naturali dell’età adulta, come un pH vaginale acido e peli pubici protettivi. Inoltre, la stretta vicinanza tra la zona anale e genitale facilita la contaminazione batterica. Durante l’adolescenza, le alterazioni del microbiota vaginale, ovvero l’insieme dei batteri “buoni”, creano un ambiente ideale per lo sviluppo di infezioni, che si manifestano con prurito, bruciore, dolore durante i rapporti e perdite anomale.
La prevenzione gioca un ruolo chiave. È fondamentale mantenere una corretta igiene intima, seguire un’alimentazione sana, adottare uno stile di vita attivo e utilizzare biancheria di cotone non attillata. Durante l’estate, è consigliabile sedersi sempre su un telo pulito, evitare di tenere il costume bagnato a lungo e preferire abiti traspiranti. Mantenere una buona idratazione aiuta, inoltre, a eliminare le tossine.