Come preparare una buona camomilla

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Tutti conosciamo le proprietà benefiche della camomilla, ma come si fa a preparare una buona tazza di bevanda a base di camomilla per trarne al massimo tutte le sue virtù?

Per mantenere inalterate tutte le proprietà della camomilla bisogna osservare dei piccoli accorgimenti. Innanzitutto è sempre meglio preferire i capolini di camomilla alle bustine che si trovano in commercio, malgrado ne esistano di ottime. Dunque è bene recarsi in un’erboristeria specializzata e acquistare dei fiori essiccati sfusi di camomilla.

La dose ideale per ogni persona è di circa due cucchiaini di fiori. Questi vanno lasciati in infusione per almeno 10-15 minuti. È bene che durante l’infusione, il contenitore venga coperto, in modo che gli oli essenziali non evaporino via.

Trascorsi i minuti indicati l’ideale è mescolare bene il tutto e spremere i capolini rimasti sul fondo, poi si filtra il tutto con un colino. L’ideale è berla senza zucchero, ma per migliorarne il sapore la si può addolcire, magari anche utilizzando del miele, del malto, insomma, a seconda dei gusti.

I principi attivi della camomilla sono, come già detto, gli oli essenziali come terprene bisabobolo, guaiazulene, alfa bisabobolo, camazulene, farnesene. Ma ci sono anche i flavonoidi, i tannini, i lattoni e le cumarine.

La sua qualità per la quale la camomilla è meglio nota, è quella sedativa, che aiuta quindi a ad alleviare la tensione dell’organismo e a favorire il sonno.

Ma ha anche una buona azione battericida, antivirale, antinfiammatoria. Inoltre, è spesso utilizzata per i classici rimedi della nonna, per la detersione e la cosmesi.

Photo Credits |Tatiana Volgutova/ Shutterstock

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