Pidocchi, come riconoscerli

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La pediculosi è un’infestazione causata dalla presenza di pidocchi, piccoli insetti grigio-biancastri senza ali, con il corpo appiattito e le zampe fornite di uncini particolari, che permettono loro di attaccarsi fortemente a capelli e peli in genere. 

I pidocchi agiscono come parassiti e si nutrono pungendo la parte del corpo colpita (cuoio capelluto, corpo o pube), depositando un liquido che causa intenso prurito.

I pidocchi non riesco a vivere lontano da chi li “ospita” e gli animali domestici non rappresentano una fonte di trasmissione per l’uomo, così come i pidocchi umani non vengono trasmessi agli animali. Il contagio avviene fra persona e persona, sia per contatto diretto, che attraverso lo scambio di effetti personali quali: pettini, spazzole, fermagli, sciarpe, cappelli, asciugamani, cuscini, biancheria da letto ecc. e possono infestare qualsiasi persona, indipendentemente dalla sua igiene personale.

Tra le numerose specie di pidocchi esistenti in natura, quelle che diventano parassiti dell’uomo sono:

Il pidocchio del capo (Pediculus humanus capitis).

Causa la maggior parte delle infestazioni.
Di colore grigiastro, spesso si mimetizza con il colore dei capelli dell’ospite.
Di solito si ritrova sulla testa dei bambini e in particolare nelle zone della nuca e dietro le orecchie. Il contagio avviene per contatto diretto del capo o indirettamente attraverso lo scambio di effetti personali.

Il pidocchio del corpo (Pediculus humanus corporis).

Non si distingue, per la forma, da quello del capo, e la diagnosi differenziale si effettua in base alla localizzazione. Lo si ritrova spesso negli indumenti usati da persone infestate e in questi può sopravvivere anche per un mese. Anche questo pidocchio si trasmette per contatto diretto, oppure attraverso indumenti e biancheria da letto.

Il pidocchio del pube (Phthirus pubis).
Detto anche piattola, per la sua forma schiacciata, è fornito di arti e uncini molto robusti, e si trasmette per contatto intimo, soprattutto negli adulti.

Le tre specie sono molto simili tra loro: succhiano il sangue del soggetto che parassitano, vivono su un solo ospite e si sviluppano in stadi successivi:

Le uova, che sono attaccate alla radice del capello con una loro colla naturale, sono opalescenti, lunghe circa 1 mm e di forma allungata. Le uova vengono deposte 24 o 48 ore dopo l’accoppiamento, a seconda della temperatura più o meno favorevole.

La ninfa, che rappresenta la forma immatura del parassita adulto; si nutre di sangue da 2 a 5 volte al giorno e diventa adulta, attraverso 3 mute, dopo 7-13 giorni .

Il pidocchio adulto, la cui femmina depone circa 5 uova al giorno, che maturano e si schiudono in 7 giorni.

Gli unici pidocchi in grado di diventare possibili vettori di microrganismi patogeni per l’uomo sono i pidocchi del corpo.

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