Ovaie: trovata una nuova spia del tumore

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I tumori delle ovaie sono abbastanza frequenti, per fortuna nella maggior parte dei casi non sono maligni, ma si tratta di cisti o altre formazioni benigne. In Europa il tumore delle ovaie, rappresenta il 5 per cento di tutti i tumori del sesso femminile. In Italia, invece, 5000 italiane si ammalano di tumore delle ovaie. La fase iniziale non presenta sintomi particolari, oppure sono sintomi atipici, quali sensazione di pressione e di pesantezza di stomaco, aumento della circonferenza addominale.

A volte si presentano dolori acuti, quando il il tumore delle ovaie, si sposta per una torsione del corpo. Se si tratta di tumori che producono ormoni, il ciclo mestruale può risultare alterato o potrebbero esserci di sangue dalla vagina dopo la menopausa. Tra i fattori di rischio per il tumore delle ovaie, va considerata l’età, la maggior parte dei casi, si manifesta dopo la menopausa (50-69 anni) la prima mestruazione precoce, quella tardiva e per le donne che non hanno avuto figli.

Meno a rischio tumore delle ovaie le donne che allattano al seno, quelle che hanno avuto più figli, l’uso prolungato dei contraccettivi estroprogestinici, tutti fattori che sono da considerate una protezione.

Uno studio dell’Istituto Mario Negri di Milano e di altri istituti scientifici ha scoperto la presenza di un filamento di materiale genetico (miR-200c), che se presente indica la possibilità di recidivo. Aver scovato questa spia permetterà di mettere a punto cure diversificate già nella fase 1 del tumore delle ovaie quando è ancora agli albori.

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