Torna l’influenza Australiana, come riconoscerla e come prevenirla

di Redazione Commenta

I protagonisti dell’influenza di questa stagione sono tutti virus che hanno già colpito negli anni passati: oltre all’H1N1, declassato da pandemico a virus stagionale, l’influenza di quest’anno è formata dai virus A/Perth H3N2 e dal B/Brisbane; tornano quindi i ceppi dell’influenza Australiana della stagione 2008/2009. Ma niente allarmismi. A volte è facile scambiare i sintomi influenzali con quelli di un banale raffreddore, per discernere i quali occorre effettuare un tampone sierologico.

Un caso su due, chi crede di essere affetto da influenza sta invece subendo i sintomi di uno dei tanti virus parainfluenzali. Se il sintomo insorge bruscamente, accompagnato da febbre sopra i 38 gradi, è però probabile che si tratti dell’influenza Australiana.

Ai primi sintomi di influenza è opportuno mettersi a riposo, per non contagiare chi ci sta attorno e permettere un decorso rapido della malattia. La terapia, una volta contratto il virus, è sintomatica, volta a controllare i disturbi correlati con i farmaci di automedicazione: decongestionanti per il raffreddo re, un calmante per la tosse, e se c’è febbre elevata qualche antipiretico. Se dopo 48/72 ore non si ha un tendenziale miglioramento dei sintomi, è opportuno chiamare il proprio medico.

I farmaci di automedicazione o da banco danno una risposta pratica e tempestiva per fronteggiare il raffreddore e l’influenza nelle persone in buona salute. Sono contraddistinti da un bollino rosso, e possono essere acquistati in farmacia, nelle parafarmacie o nei supermercati senza prescrizione medica e consentono di risolvere con tranquillità ed efficacia la situazione. E’ suggeribile, prima di assumere un farmaco di automedicazione o da banco, leggere attentamente il foglietto illustrativo e rivolgersi al medico o al farmacista, in caso di dubbio.

E’ indispensabile ricordare che gli antibiotici, una volta considerati dalla gente comune la panacea per tutti i mali, sono farmaci da utilizzare esclusivamente sotto il controllo medico e sono utili solo in caso di un’infezione batterica. In tutti gli altri casi, sono nocivi. Non aiutano quindi a curare l’influenza e il raffreddore, per il semplice motivo che i virus non sono sensibili agli antibiotici.

Influenza e raffreddore si possono prevenire?
Per l’influenza la migliore prevenzione è il vaccino. Non esiste alcun tipo di prevenzione efficace per le altre forme di raffreddamento. Alcuni comportamenti possono essere però d’aiuto. Ecco qualche consiglio:

– mantenere la temperatura delle abitazioni non oltre i 20-21 gradi;
– evitare gli ambienti chiusi e affollati;
– seguire una dieta appropriata: abbondare in cereali integrali, verdura e frutta, specialmente agrumi, per il contenuto in vitamina C;
– evitare il contatto con le persone già ammalate;
– coprire naso e gola quando si è all’esterno;
– lavarsi spesso le mani (veicolo privilegiato di contagio);
– evitare di strofinarsi gli occhi o toccarsi mani e bocca.

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