Fertilità maschile, a rischio i ragazzi, spermatozoi in calo nei diciottenni

di Redazione Commenta

L’andrologo, questo sconosciuto, solo due ragazzi su dieci, infatti, si sottopongono all’età giusta, a una visita da questo specialista della salute riproduttiva maschile. In questo modo, però, si perde tempo prezioso per diagnosticare e curare malattie che, affrontate in tempo, non avrebbero conseguenze sulle funzionali degli organi sessuali. Sotto questo aspetto, i maschi si mostrano molto meno previdenti e aggiornati rispetto alle loro coetanee, che si recano dal ginecologo fin dall’inizio della pubertà.

Questo approccio è, forse, frutto di una mentalità antiquata e di un pudore distorto che i ragazzi, e spesso le famiglie, nutrono nei confronti dell’andrologo. Le conseguenze, però, ci sono e iniziano a mostrarsi attorno ai vent’anni: infezioni ricorrenti, alterazione strutturali e altri problemi che possono portare, tra l’altro, al calo della fertilità.

Gli andrologi fanno notare che, oltre alla visita specialistica in età adolescenziale, è altrettanto importante modificare gli stili di vita, che incidono anche sulla qualità degli spermatozoi. Ed ecco il decaloto approvati dalla Siams e dal Ministero della salute.

Non abusare di alcol, è dimostrato che il consumo di vino e birra interferisce con la corretta produzione di spermatozoi, Gli uomini che bevono sono meno fertili.

Evitare il fumo e le droghe, le sostanze che derivano dalla combustione del tabacco e le molecole tossiche che entrano in circolo con l’assunzione di stupefacenti interferiscono con l’attività dei testicoli, che producono spermatozoi meno vitali.

Seguire una sana alimentazione per evitare di accumulare peso in eccesso, I chili di troppo, che nel maschio si posizionano soprattutto nella zona dell’addome, provocano una pressione a livello dell’inguine, questo fa dilatare le vene dello scroto predisponendo al varicocele.

Effettuare regolarmente attività fisica per non ingrassare e per tenero sotto controllo, più avanti con gli anni, i valori dei grassi nel sangue, la cattiva circolazione crea problemi anche a livello dei testicoli.

Osservare una corretta igiene intima, almeno una volta al giorno scoprendo accuratamente la punta del pene, aiuta a prevenire fimosi e aderenze, responsabili di infezioni.

Avere una vita sessuale sana. Le malattie sessualmente trasmesse, dall’Aids alle antiche sifilide e gonorrea, sono in aumento tra i giovani per l’abitudine a una vita sessuale promiscua e disordinata. Il primo passo per evitare di ammalarsi è l’uso del preservativo.

Non indossare indumenti eccessivamente stretti, slip, tute sintetiche e soprattutto jeans possono esercitare una frizione sui testicoli, surriscaldando la zona. Le temperature elevate nella zona genitale può comportare un calo nella produzione degli spermatozoi.

Eseguire ogni tanto l’autopalpazione dei testicoli, è una manovra importante che dovrebbero effettuare soprattutto i ragazzi più grandi, utile per valutare la regolarità dei testicoli o la presenza di formazioni. Nel caso si notasse qualcosa di anomalo, è essenziale rivolgersi all’andrologo.

Sottoporsi regolarmente ai controlli dall’andrologo, i ragazzi devono imparare a considerare normale la visita dall’andrologo, al di là di falsi pudori e di facili ironie. Si dovrebbe andare quindi dallo specialista per la prima volta a 14 anni e farsi visitare una volta ogni due anni in assenza di problemi. In caso di malesseri o dubbi anche riguardanti l’attività sessuale, è bene contattare subito il proprio andrologo.

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