Mastoplastica additiva o mastopessi per il seno svuotato e cadente ? Tecniche di chirurgia estetica a confronto

di Redazione Commenta

Mastoplastica additiva o mastopessi per il seno svuotato e cadente ? Tecniche di chirurgia estetica a confronto

Nella donna giovane il seno è di solito sodo ma dopo la menopausa la ghiandola mammaria tende a ridursi a causa dell’ aumento di produzione di estrogeni, e tende ad aumentare la componente adiposa (grasso localizzato al seno). Pertanto le donne in menopausa, ma anche e soprattutto le donne che hanno subito un forte dimagrimento o che hanno allattato, hanno spesso un seno svuotato e cadente. Si parla in questi casi di ptosi mammaria del seno.

LA PTOSI MAMMARIA: SENO CADENTE E SVUOTATO
La ptosi mammaria viene generalmente classificata tenendo in considerazione due fattori: il grado di rilassamento della mammella e la posizione del CAC (complesso areola capezzolo). Di qualunque grado sia la ptosi (seno cadente e svuotato), essa si manifesta sempre con una discesa (leggera o più marcata) verso il basso della mammella, causata da variazioni repentine di peso, ormonali e dall’ invecchiamento. Insieme alla ptosi (abbassamento del seno) si verifica sempre una riduzione (ipotrofia) della componente ghiandolo-adiposa (tipica nello svuotamento del seno post gravidanza).

L’ INTERVENTO CHIRURGICO: MASTOPESSI O MASTOPLASTICA ADDITIVA
Purtroppo la ptosi è modificabile solo con l’ intervento chirurgico. L’ esercizio fisico , con rinforzo dei muscoli pettorali, non ha alcun risultato sulla posizione delle mammelle.
Tralasciando i gradi severi di ptosi mammaria (seno molto cadente), nei quali l’ intervento chirurgico di correzione deve essere necessariamente una mastopessi (sollevamento del seno ed eliminazione della pelle-cute in eccesso) , nella ptosi mammaria di primo o secondo grado (seno poco cadente e svuotato di lieve entità) deve essere programmato l’ intervento chirurgico più idoneo insieme al chirurgo estetico plastico, in termini di costo/beneficio per la paziente, per ottenere un risultato naturale, ma duraturo nel tempo.
Quando ci si trova di fronte ad una ptosi mammaria lieve (seno poco cadente e svuotato), molto spesso il chirurgo estetico plastico può proporre alla paziente la mastoplastica additiva che evita cicatrici più estese.
In questi casi la paziente deve essere al corrente del fatto che:

1 – Le protesi utilizzate devono essere necessariamente grandi per riempire lo svuotamento della parte superiore della mammella (se la paziente vuole correggere il seno aumentandolo di poco, il risultato sarebbe pessimo)
2 – Che naturalmente il seno con protesi invecchia esattamente come un seno naturale e pertanto, se in passato il seno è stato già soggetto a rilassamento, la pelle deve sopportare un ulteriore peso (quello delle protesi); dopo anni di distanza dall’intervento chirurgico quindi, il seno può scendere nuovamente (i risultati di norma durano nel tempo e si può comunque ricorrere a distanza di diversi anni ad un nuovo intervento chirurgico)
3 – Molto spesso le pazienti con una ptosi lieve (seno poco cadente e svuotato), chiedono al chirurgo un intervento per sollevare il seno, ma senza modificare la propria misura (taglia di reggiseno); questo è il caso tipico, in cui, ovviamente, è impensabile poter effettuare una mastoplastica additiva, che evidentemente aumenta il volume del seno.

MASTOPESSI O LIFTING DEL SENO PER SOLLEVARE IL SENO CADENTE
La mastopessi è l’ intervento di chirurgia estetica plastica che ha lo scopo di sollevare e rimodellare il seno cadente. Tutto ciò si effettua riposizionando e rimodellando il complesso areola-capezzolo ed eliminando la pelle in eccesso.
E’ importante sottolineare che il punto principale della mastopessi è la cicatrice: essa potrà, nel corso dei mesi, evolversi e divenire invisibile, ma ci sarà sempre.

MASTOPESSI: LA TECNICA PIU’ ADATTA
La mastopessi può essere effettuata con o senza protesi , oppure, con la tecnica dell’ autoprotesi.
E’ molto difficile trovarsi di fronte ad una situazione in cui non si utilizzano le protesi, in quanto, anche il desiderio della paziente è solo sollevare il seno cadente, nel rimodellamento del seno inevitabilmente le mammelle non conservano più la forma e il volume originario. E’ per questo motivo che nella maggior parte dei casi si effettua una mastopessi con protesi. E’ importante sottolineare che, se si decide di ricorrere all’ impianto mammario (protesi per il seno), questo dovrà necessariamente essere di piccole dimensioni.

MASTOPESSI CON AUTOPROTESI
Un cenno a parte merita la mastopessi con l’ autoprotesi: questo intervento chirurgico si basa sullo spostamento in alto di una Auto-Protesi ricavata dal tessuto mammario raccolto nel polo inferiore del seno, che viene poi fissata alla fascia che ricopre il muscolo gran pettorale. Questo intervento chirurgico determina un migliore e più stabile riempimento della parte superiore del seno ed un risultato che, a differenza delle altre tecniche di mastopessi, è piacevole e naturale fin da subito.

L’ IMPORTANZA DELLA VISITA SPECIALISTICA PRE-INTERVENTO PRESSO IL CHIRURGO ESTETICO-PLASTICO
Soltanto il chirurgo estetico plastico, dopo aver valutato il caso, potrà decidere, insieme con la paziente, il tipo di tecnica più adatta valutando se si può procedere con una semplice mastoplastica additiva, oppure se, per la soddisfazione della paziente, la scelta migliore dovrà essere una mastopessi.

Comunicato Stampa Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli
La Dottoressa Pozzuoli opera a Torino e a Brescia e si appoggia al sito Esteticalive.it, sito internet specializzato in chirurgia e medicina estetica plastica con uno staff di chirurghi professionisti in tutta Italia.
Per lasciare una richiesta di visita ed avere maggiori informazioni: www.esteticalive.it

(Fonte: Dr.ssa Maria Luisa Pozzuoli
Bibliografia:
Mastoplastiche estetiche – Giovanni Botti- Ed . SEE , Firenze
Chirurgia Estetica- Strategie operatorie – Ferrari – Pitanguy -Vol II Ed. UTET)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>