Smog: una città su due è fuori-legge. I risultati dell’ ultimo aggiornamento sul PM10 di Legambiente

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Sono passati solo tre mesi dall’ inizio dell’ anno ed è già allarme polveri sottili in quasi metà delle città tenute d’ occhio da Legambiente. Nulla è cambiato rispetto al passato per l’ aria dei centri urbani e anche in questo 2008 non si sta facendo abbastanza. Sono 35 le città che hanno già esaurito il “bonus superamenti” consentiti dalla legge in un anno (35 giorni all’ anno con valori giornalieri di polveri sottili di 50 µg/m³) e sono tante quelle che l’ hanno ampiamente oltrepassato. A Torino e Frosinone da gennaio a fine marzo è stata superata la soglia di legge ben 61 volte. Secondo la classifica di Legambiente “ PM10 ti tengo d’occhio ”, che ogni settimana mette a confronto i livelli di PM10 nelle principali città italiane sulla base dei dati registrati dalle centraline di monitoraggio della qualità dell’ aria, non ci sono esiti positivi. Non va meglio neanche a Lucca a quota 59 giorni di superamenti, Vicenza a 56 e Modena a 54. Anche nel 2008, come negli anni scorsi i livelli di PM10 in molte città sono decisamente troppo elevati. I problemi rimangono gli stessi, i provvedimenti adottati per risolverli pure. Il numero di auto circolanti ne è il principale responsabile ma anche con questa consapevolezza, confermata da più parti, non sono state ancora adottate dalle amministrazioni soluzioni alternative valide al mezzo privato. Occorrono più mezzi pubblici, dall’ autobus al tram, al treno metropolitano, un sistema di car sharing, taxi collettivi, piste ciclabili, e sistemi di penalità come il road pricing che incentivino il trasporto pubblico a scapito di quello privato.

Tornando alla classifica c’è da notare che se il 43% dei centri urbani monitorati ha già esaurito il numero di superamenti del limite medio giornaliero che la legge consente in una anno, almeno 9 capoluoghi sono prossimi ai 35 superamenti. Tra le grandi città, Milano è a quota 46 superamenti, Napoli sale a 43, Roma 37, Firenze 35, Bologna 33, Bari 30, Palermo 23, Taranto 18. Lombardia, Emilia Romagna e Veneto sono le regioni in cui mediamente si sono registrati dall’ inizio dell’anno ad oggi i valori più elevati di PM10. Chiudono la classifica Ascoli Piceno e Siena con 2 superamenti, Reggio Calabria con 1. Per migliorare, non solo l’ aria ma anche la qualità della vita nei centri urbani e la salute dei cittadini, secondo Legambiente, la vera sfida è quella di ridurre il numero di veicoli in circolazione: l’ Italia è al primo posto tra i paesi della UE per numero di auto pro-capite con 58 vetture ogni 100 abitanti.

Fonte: Comunicato Stampa Legambiente

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