A Rio anche Phelps usa la medicina cinese e il cupping

di Redazione Commenta

Qual è il volto della medicina cinese che emerge dalle Olimpiadi di Rio? Quello proposto dal campione di nuovo Phelps che dice di aver utilizzato questa disciplina per mettersi al riparo dai dolori fisici legati agli sforzi compiuti durante le Olimpiadi. 

Il campione americano Phelps ha vinto praticamente tutto ed è finito sulle prime pagine dei giornali sportivi e non per via della sua difficile storia personale. Non tutti però sanno che Phelps ha anche usufruito della medicina cinese durante le Olimpiadi. Un altro particolare a suo carico che consente di promuovere tale disciplina. Scrive in proposito l’Ansa

Il campione americano si è presentato nella piscina dei Giochi di Rio con degli evidenti cerchi rossi sulla pelle: non sono tatuaggi ma i segni lasciati dal ‘cupping’, la terapia anti-dolore della medicina cinese, non riconosciuta ma apprezzata dal team Usa del nuoto.

Nella batteria dei 200 farfalla le chiazze rosse sulla pelle del campione di Baltimora erano molto evidenti e così anche lui è stato chiamato a spiegarsi. Non ha fatto un mistero del ricorso alla medicina cinese dicendo:

“Ho chiesto ieri di fare un po’ di coppettazione – ha spiegato Phelps a chi gli chiedeva il motivo di quegli strani ‘pois’ sulla pelle – perché mi sentivo un po’ dolorante e il mio allenatore deve averlo fatto un po’ forte, e mi ha lasciato qualche livido”.

Ma in cosa consiste il cupping? Si tratta dell’applicazione sulla pelle di un vasetto del diametro di circa 5 centimetri che con il suo calore crea una specie di effetto risucchio. Il suo obiettivo è migliorare la circolazione ma i benefici vanno anche oltre.

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