Passeggiare per combattere infarto e depressione

di Redazione Commenta

Passeggiare fa bene ma quanto bisogna passeggiare? Secondo gli esperti andarsene a spasso almeno trenta minuti al giorno in mezzo alla natura garantisce al passeggiatore il contrasto della depressione dell’infarto.

Dedicare anche soltanto 30 minuti al giorno alla passeggiata nella natura, può essere provvidenziale e non bisogna pensare che l’attività fisica debba impiegare tanto tempo e tanta energia. Basta essere costanti nello sforzo e non strafare. Ne trarranno beneficio il cuore e la mente. A sostenere questa teoria ci hanno pensato l’Università del Queensland (UQ) e l’ARC Centre of Excellence for Environmental Decisions (CEED) che oltre a dire che passeggiare fa bene, dicono anche quanto bisogna passeggiare: bastano 30 minuti a settimana per ridurre notevolmente il rischio di ammalarsi di depressione o di contrarre malattie cardiache.

Oltre alla depressione, passeggiando in un parco, in un bosco, in un luogo al riparo dal traffico di sempre, si mettono all’angolo ansia e stress. In più come spiega la dottorezza Shanahan ricercatrice presso la UQ e il CEED:

Se tutti visitassero un parco locale per mezz’ora ogni settimana ci sarebbero il 7% in meno di casi di depressione e il 9% in meno di casi di alta pressione sanguigna.

Un risultato davvero incredibile per un’attività gratuita. Secondo il professore associato Richard Fuller, che lavora presso la UQ e il CEED, bisogna cambiare stile di vita, capendo che basta poco, veramente poco:

Sappiamo da molto tempo che visitare i parchi è un bene per la nostra salute, ma ora stiamo cominciando a stabilire esattamente quanto tempo abbiamo bisogno di spendere nei parchi per ottenere questi benefici.

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