Pelle e abbronzatura: prevenire le scottature del primo sole in modo naturale. Consigli per una sana abbronzatura

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Vacanze in vista? Sole e mare vi aspettano in qualche paradiso soleggiato? E allora attenzione al primo sole… quando la pelle arriva dai rigori invernali ed è bianca per la prolungata assenza di sole è anche più delicata e va protetta a partire dalla prevenzione. La protezione della pelle, infatti, non inizia solo quando comincia l’ esposizione al sole, ma almeno qualche settimana prima, con la giusta alimentazione.
Scegliendo gli alimenti giusti, infatti, si aiuta la pelle a produrre più melanina e, quindi, ad essere più protetta e reattiva all’ esposizione dei raggi solari. Proprio per questo la Coldiretti ha stilato una classifica sui dieci alimenti che favorirebbero di più l’ abbronzatura, frutta e verdura ricche di vitamina A che protegge dai raggi del sole e aumenta la quantità di melanina nella pelle. Tra i più ricchi di vitamina A vi sono le carote. Al decimo posto il cocomero. In mezzo, nell’ ordine, arrivano radicchio e spinaci, albicocche, cicoria e lattuga, melone giallo, sedano, peperoni, pomodori e pesche gialle.

EFFETTI BENEFICI DEL SOLE SULLA PELLE
E’ noto che il sole possiede proprietà benefiche, ma è anche in grado di provocare effetti dannosi sulla pelle, sia diretti che indiretti. I raggi solari, infatti, stimolano la sintesi della vitamina D, fondamentale per la formazione dell’ apparato scheletrico, quindi indispensabile per i bambini in fase di crescita. Ma il sole fa bene anche a chi soffre di psoriasi o di reumatismi.
Il sole inoltre aiuta a combattere qualche piccolo brufolo grazie all’ azione antibatterica die raggi ultravioletti.
Ma se si esagera?

GLI EFFETTI DI UN’ ECCESSIVA ESPOSIZIONE SOLARE
Gli effetti diretti e immediati di un’ eccessiva esposizione solare sono eritema, orticaria e scottature. Si tratta di danni reversibili e facilmente risolvibili con cure adeguate, ma non vanno sottovalutati: essi infatti, oltre a procurare un disagio iniziale possono contribuire allo sviluppo di altre patologie future, soprattutto in persone predisposte.

Per quanto riguarda gli effetti tardivi e indiretti, essi sono invece ben più gravi: macchie brune, cheratosi (ispessimenti della cute), invecchiamento precoce, degradazione del DNA (soprattutto in corrispondenza di esposizioni prolungate), degradazione dei fosfolipidi di membrana… tutte condizioni che nel tempo possono degenerare in forme maligne. E’ poi stato dimostrato che le ustioni solari verificatesi nei primi anni di vita predispongono allo sviluppo del melanoma.

LA MELANINA, UNA DIFESA NATURALE DELL’ ORGANISMO

Il meccanismo naturale di difesa della pelle dai raggi solari è la melanina, una sostanza che si distribuisce negli strati superficiali della pelle e le conferisce un colorito bruno dorato. L’ abbronzatura, quindi, prima di essere un fatto estetico, rappresenta un sistema di protezione per la pelle, perché la melanina è in grado di funzionare come un filtro naturale. La quantità di melanina che si produce varia da persona a persona a seconda del tipo di pelle ed è determinata su base ereditaria. A seconda della reazione e della sensibilità all’ esposizione solare, si sono individuati 6 tipi di pelle o fototipi.

Più basso è il fototipo maggiori saranno le probabilità di scottarsi, e perciò tanto maggiori dovranno essere le precauzioni da adottare.

QUANDO LA MELANINA NON BASTA
La melanina, da sola, non è però sufficiente a proteggere la pelle dalle scottature. Ecco perché bisogna sempre mettere la crema solare per proteggerla e utilizzare cappello e occhiali. Ecco qui alcuni consigli per il primo sole…

Nei primi giorni di vacanza al mare è consigliabile non esporsi ai raggi diretti del sole, soprattutto per chi ha un fototipo basso: l’ ombrellone limita l’ irradiazione solo del 50% per cui arrivano radiazioni ultraviolette riflesse dalla sabbia sufficienti per stimolare la produzione di melanina.
– Ricordarsi che le ore migliori per esporsi al sole sono quelle del mattino (8-11) e del tardo pomeriggio (dopo le 17). Evitare le ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15).
Durante le giornate nuvolose, le radiazioni UVB, le più pericolose, filtrano ugualmente attraverso le nubi, senza che la persona avverta la sensazione di calore sulla cute, per cui anche in questo caso è raccomandabile l’ utilizzo di un prodotto solare (creme, gel e latte).
– È preferibile esporsi al sole stando in movimento, in modo che le radiazioni solari si distribuiscano omogeneamente su tutto il corpo. L’ abbronzatura superficiale dei primi giorni è dovuta alla riserva di melanina già disponibile ed è destinata a sparire rapidamente. Solo dopo dieci giorni circa si inizia a formare una abbronzatura duratura. Non è vero che più si sta al sole e più ci si abbronza: la produzione di melanina ha un limite legato alla produzione fisiologica di ogni persona.
– Un protettivo solare consente di prolungare il tempo di esposizione, ma anche rinnovando spesso l’ applicazione, non si può stare al sole quanto si vuole. L’ applicazione del protettivo solare va comunque ripetuta almeno ogni due ore, soprattutto in caso di esposizioni prolungate, abbondante sudorazione e dopo lunga permanenza in acqua.
– Vanno preferiti i prodotti “resistenti all’ acqua”.
– E’ consigliabile non esporre il flacone al sole perché il prodotto potrebbe alterarsi; inoltre i filtri solari perdono col tempo le loro proprietà protettive ed è consigliabile rinnovarli di anno in anno per avere la migliore garanzia di protezione.
Il protettivo va applicato almeno mezz’ ora prima di esporsi al sole per consentire ai principi attivi di passare attraverso lo strato superficiale della pelle.
– Cospargere il corpo senza lesinare sulla quantità, utilizzando fattori di protezione elevati nei punti più delicati: naso, labbra, lobi e bordo delle orecchie, collo, incavo del ginocchio, dorso dei piedi. Ricordarsi sempre di agitare bene il flacone prima dell’ uso, per permettere alle due fasi dell’ emulsione di mescolarsi intimamente. Dopo un bel bagno è gradevole asciugarsi al sole. Attenzione però: l’ effetto-lente delle goccioline di acqua sul corpo può favorire le scottature. Meglio quindi asciugarsi ed eventualmente ripetere l’ applicazione del protettivo solare.
– Quando si sta al sole non utilizzare profumi o prodotti per il trucco: potrebbero lasciare macchie antiestetiche sulla pelle o scatenare reazioni allergiche dovute alla fotosensibilizzazione (una scottatura solare molto intensa anche per brevi esposizioni).
– Chi assume determinati farmaci (come certi antiinfiammatori, gli antidiabetici orali , certi antibiotici come le tetracicline, i contraccettivi orali, alcuni farmaci per la pressione alta, per i disturbi del ritmo del cuore, ecc) deve prestare particolare attenzione nell’ esporsi al sole. Il più delle volte non è possibile sospendere il farmaco responsabile delle reazioni fototossiche, per cui l’esposizione al sole va evitata o fatta con cautela, utilizzando sempre adeguati protettivi solari, preferibilmente quelli capaci di offrire la protezione massima verso gli UVA (l’ ideale sarebbero i prodotti schermanti). Informando il farmacista delle eventuali terapie in corso si potrà avere un consiglio a proposito.
– Alcune malattie (quali la vitiligine e il lupus eritematoso) possono peggiorare con l’ esposizione al sole: in questi casi il proprio medico o lo specialista consiglieranno provvedimenti da adottare.
– Fare attenzione con i ritrovati casalinghi che promettono una abbronzatura rapida e intensa. La fantasia nell’ inventare ”abbronzanti” naturali sembra non avere limiti: si va dalla birra, ai succhi di carote, dagli infusi di foglie di fico, alle emulsioni di olio e limone, alle creme a base di essenza di bergamotto. L’ unica cosa certa è che nessuno di questi prodotti contiene sostanze che agiscano da filtro per le radiazioni solari col risultato che sono quasi sempre causa di ustioni solari. In particolare va evitato l’ uso del bergamotto che, pur stimolando la produzione di melanina, possiede una spiccata azione fototossica.
– Il betacarotene assunto come integratore alimentare può conferire un piacevole colore dorato, ma non conferisce alcuna protezione nei confronti delle radiazioni ultraviolette.

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