Fertilityday, Lorenzin: “La prima campagna era proprio brutta”

di Redazione Commenta

Il Fertilityday continua a suscitare polemiche e dopo la seconda campagna, nella quale moltissime persone hanno individuato anche discriminazioni razziste, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin licenzia il capo della comunicazione, colpevole di avere scelto una foto che non aveva ricevuto la sua approvazione.

Ecco le parole di Beatrice Lorenzin sulla campagna pro-fertilità:

La prima era proprio brutta, tant’è che, quando l’ho vista, ho detto: cambiamola. Ma io faccio il ministro e non il comunicatore. Io ho verificato la nuova campagna e il motivo per cui ho rimosso il direttore è che la foto che ho autorizzato non era quella poi passata

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Poi affronta il licenziamento del capo della comunicazione del Fertilityday:

Chi è responsabile delle foto va a casa, cosa che è successa. I volantini del ministero spesso sono anche semplici per motivi economici. Se c’è questo clamore è evidente che sono stati fatti degli errori. Io faccio anche politica: ci sono le strumentalizzazioni e quelle fanno parte di un altro versante. Io mi occupo di cose vere: dare cure, terapie, fare prevenzione, fare approvare i nuovi Lea che riguardano tutti gli italiani, occuparmi del fondo sanitario. Credo ci sia stato un errore tecnico: ci hanno portato un documento cartaceo, che poi a livello digitale era diverso. Io mi prendo carico di tutto, purché lo abbia deciso io. In questo caso non è stato così. Al di là di tutto nessuno aveva intenzioni razziste, e non si può accusare il ministero di razzismo quando lavoriamo tutti i giorni a favore della salute per tutti

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