Protesi al seno: con gummy bear sono gommose come le caramelle

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Normalmente, facendo un’escursione in un negozio di caramelle, vedendo tutti quei colori, ti vengono in mente piacevoli ricordi dell’infanzia e dell’innocenza. Da oggi, invece, potrebbe venirci in mente la chirurgia plastica, perchè è proprio questa l’ultima tendenza in fatto di protesi al seno, chiamate Gummy Bear, soprannome dato dal dottor Stevens Grant, un noto chirurgo plastico che vive a Marina Del Rey in California, che ha usato il paragone con le gustose caramelle per spiegare esattamente di cosa si trattasse.

Non sono ancora state immesse sul mercato le Gummy Bear, e neanche approvate dalla Food and Drug Administration (FDA), ma sono già molto pubblicizzate. Si tratta di una protesi per la quale viene utilizzato gel al silicone che si crea con l’aggiunta di un cross-linker per produrre un più stretto legame molecolare. La novità è che, stando a quanto promettono, il gel coesivo, in caso di rottura a metà, le protesi conserverebbero la loro forma, esattamente come le caramelle gommose, a differenza della altre protesi al seno che contengono liquidi e che, rompendosi, provocano la fuoruscita del contenuto in altre parti del corpo, in questo caso il gel non migra. Questo è considerato un plus di sicurezza.

Le protesi di gel coesivo sono la quinta generazione di ingrandimento del seno, fino a poco tempo fa erano solo in fase di studio, oggi, l’ente americano preposto all’approvazione o meno di questo tipo di nuovi prodotti, ha dato il via libera alla Food and Drug Administration per il miglioramento del progetto e la produzione nelle varie forme e dimensioni che potrebbero interessare le donne, esattamente come le protesi tradizionali.

Proprio come le caramelle, che si trovano sotto forma di mamma orsa, cuccioli e papà, anche per le protesi Gummy Bear c’è possibilità di scelta, naturalmente, chirurgo ed il destinatario delle protesi dovranno decidere insieme quale sia la soluzione migliore.

Scherzosamente il dottor Stevens dice che le sue clienti gli chiedono “un paio di orsi” nuovi, che lui ora riesce a trapiantare in meno di un’ora. L’introduzione di gel al silicone, come base per le protesi mammarie per l’aumento del seno, secondo l’American Society for Aesthetic Plastic Surgery, che ha recentemente svolto un’indagine, è stato il secondo intervento più richiesto nel 2011. Dei 316.848 procedure eseguite, il 69 per cento sono stati fatti con le Gummy bear.

Video protesi Gummy Bear Dottor Stevens

Fonte: www.dailymail.co.uk

Photo credit: Barrett–Photography su Flickr

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