Fondazione Baroni: tre bandi e undici progetti finanziati

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Nella suggestiva cornice del Circolo Canottieri Aniene a Roma, si è tenuta la cerimonia di premiazione organizzata dalla Fondazione Baroni, un evento che ha illuminato gli sforzi e i successi di diversi enti nel campo dell’inclusione sociale e lavorativa, dello sport come mezzo di inclusione e della ricerca scientifica finalizzata al miglioramento della salute e della qualità di vita. La serata è stata impreziosita dai contributi di figure illustri del panorama italiano, tra cui la ministra Eugenia Roccella e il presidente del CONI Giovanni Malagò, che hanno partecipato a un dibattito incentrato sulla solidarietà e l’importanza dell’impegno attivo nella società, moderato dalla giornalista Greta Mauro.

Undici progetti hanno ricevuto un sostegno finanziario complessivo di 306.000 euro, distribuiti in tre diverse categorie: assistenza e solidarietà, sport e ricerca scientifica. Tra questi, il progetto “Casa Nostra” dell’associazione “La Sonda su Marte Aps” mira a migliorare le competenze di vita di ragazzi con disturbo dello spettro autistico, mentre “Le vie dell’Abruzzo sono infinite”, promosso da “La Casa di Cristina”, offre ai giovani disabili l’accesso a attività socio-educative incentrate sul patrimonio culturale e naturale dell’Abruzzo. Altri progetti significativi includono “Cosmesi inclusiva. Il diritto alla bellezza” di “La Maison Aps” e “PartecipAzione” di “Parsec Agri Cultura”, che puntano rispettivamente a favorire l’inclusione sociale e lavorativa delle persone disabili e a promuovere l’integrazione attraverso l’agricoltura sociale.

Nell’ambito sportivo, iniziative come “Judo per tutti” della Scuola judo Tomita e “Spin the wheel” di “Romanes Wheelchair Rugby” dimostrano come lo sport possa essere un potente veicolo di inclusione e crescita personale per persone con disabilità. La ricerca scientifica, con progetti come quello dell’Aieop per la centralizzazione dei dati sui tumori pediatrici e la nuova metodologia di gestione delle disabilità post-ictus della Fondazione David Chiossone, evidenzia l’importanza dell’innovazione nel migliorare la qualità della vita delle persone affette da condizioni mediche complesse.

Giuseppe Signoriello, presidente della Fondazione Baroni, ha sottolineato l’importanza della collaborazione e del sostegno reciproco tra diverse realtà per affrontare le sfide legate all’assistenza, allo sport inclusivo e alla ricerca, evidenziando come il successo di quest’anno ponga le basi per future iniziative che possano coinvolgere ancora più persone e realizzare progetti ancora più ambiziosi per il miglioramento della vita degli altri. Ha infatti dichiarato:

“Quest’anno abbiamo premiato 11 progetti, ma ben 70 domande sono pervenute in risposta ai bandi. Se da un lato siamo più che soddisfatti della risposta ricevuta, che conferma la nostra presenza in aree dove il disagio è forte e quindi con il nostro contributo è stato possibile migliorare delle future aspettative, d’altro canto sottolinea la carenza di adeguati supporti quando si parla di ricerca, sport inclusivo ed ancora di più assistenza. Singole entità, per quanto dotate di buona volontà, possono fare poco, sono convinto che l’aggregazione di realtà come la nostra, il coinvolgimento di aziende, ora che il bilancio solidale è finalmente entrato nelle corde degli imprenditori, potrebbe realizzare grandi progetti coinvolgendo sempre più persone. Spesso le mission sono diverse, ma il fine è sempre il miglioramento della vita degli altri. Noi continueremo la nostra attività cercando di coinvolgere sempre più realtà e cercheremo, forti della nostra storia, di raccogliere risorse necessarie per grandi progetti come la casa del dopo di noi o lo sportello di ascolto ed intervento per disabili fisici o psichiatrici che sono ancora più esposti alla violenza”.

 

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