Quella stanchezza che non passa mai: la Sindrome da Fatica Cronica

di Redazione 3

Stancarsi è una condizione naturale. Ci si sente stanchi dopo un impegno fisico o mentale, dopo un periodo di superlavoro o in seguito a una situazione psicologicamente stressante. Quando la si prova dopo un impegno duro ma gratificante, può perfino lasciare una sensazione di benessere. Diverso è quando la stanchezza è una condizione sempre presente, è accompagnata da una sensazione di malessere generale e, soprattutto, non si allevia con il riposo. Gli esperti hanno trovato una definizione per questo problema: si tratta della CFS o Sindrome da Fatica Cronica, da anni allo studio di un gruppo di esperti internazionali.

La Sindrome da Fatica Cronica è caratterizzata da sintomi caratteristici, il disturbo si presenta come una forma di fatica che persiste per un periodo di almeno sei mesi. Il riposo per quanto prolungato, non riesce ad alleviarla. Sono sufficienti piccoli sforzi per avvertirla ancora di più. Questa sensazione di fatica incide sul benessere e sulla vita della persona, perché causa una sostanziale riduzione nella capacità di impegno nello studio, nel lavoro, nelle relazioni sociali e personali. E, ovviamente, nel piacere di viaggiare, di divertirsi, di prendere iniziative.

Per essere definita Sindrome da Fatica Cronica, oltre alla sensazione di grande stanchezza deve presentare almeno altri 4 disturbi compresi tra: difficoltà della memoria e della concentrazione, dolori delle ghiandole lifo nodali, cervicali e ascellari, dolori muscolari e delle articolazioni, cefalea. Sintomi tipici del problema sono anche il sonno che non riesce a portare ristoro e la debolezza dopo l’ esercizio fisico che perdura almeno 24 ore. Non è finita: ci sono altri malesseri che contribuiscono a caratterizzare il quadro della Sindrome da Fatica Cronica: irritabilità febbre, disturbi della vista che possono variare da persona a persona.

La causa esatta della Sindrome da Fatica Cronica è ancora sconosciuta. Si ritiene che, alla base, vi possa essere una risposta anomala del sistema immunitario a un’ infezione o a un’ intossicazione chimica o alimentare. Alcuni ricercatori sospettano che sia dovuta a un virus, ma nessuna causa virale precisa è stata ancora identificata. Colpisce prevalentemente i giovani e le donne intorno ai 35-40 anni. Praticamente non interessa le persone oltre i 65-70 anni. È rarissima in età infantile. Il decorso varia: in alcuni casi regredisce spontaneamente, in altri migliora con l’ aiuto di farmaci e cure. Nei casi più seri della Sindrome da Fatica Cronica può durare per anni. Sintomi lievi non impediscono lo svolgimento delle attività quotidiane. Ma le forme più severe rendono difficile vivere serenamente, lavorare, studiare.

Non esiste ancora un farmaco specifico per la Sindrome da Fatica Cronica, è però possibile ricorrere ad alcuni farmaci per sentirsi meglio. Quelli comunemente utilizzati migliorano l’ evoluzione e alleviano sintomi come dolore, febbre e disturbi del sonno. In genere vengono prescritti farmaci antivirali, immunomodulatori, corticosteroidi e integratori che mirano a migliorare anche lo stato del sistema immunitario, spesso disturbato nelle persone con questa sindrome.

Commenti (3)

  1. credo che le informazioni siano poco aggiornate, l’articolo pare vecchio ripreso da notizie che hanno una ventina di anni, la encefalomielite mialgica ( questo è il nome della patologia , la CFS sindrome da stanchezza cronica è nome dato nel 1988 per una patologia vecchia; la emcefalomielite mialgica o M.E. per motivi economici e politici) la M.E. è classificata sin dal 1959 come neurologica dall’OMS con codice ICD10 G93.3.La stanchezza è solo uno dei sintomi di questa patologia, a volte estremamente invalidante, i malati se gravi sono costretti a letto a volte per anni, non è una cosa leggera, ma una vera tragedia che i malati vivono con le loro famiglie nella completa solitudine e indifferenza.

  2. Spero che non mi venga mai.

  3. ENCEFALOMIELITE MIALGICA SINDROME DA FATICA CRONICA (ME/CFS) E’ una Grave ed invalidante sindrome multifattoriale che colpisce milioni di persone nel mondo riconosciuta dall Oms e in USA, Australia, Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Canada, Norvegia , Svezia ,Belgio, Danimarca, Olanda e Spagna.
    In Italia non e’ conosciuta dai medici, cosi il malato e’ costretto a girare per anni per ospedali, spesso e’ scambiato per depresso e imbottito di psicofarmaci che peggiorano i sntomi.
    Non avendo una diagnosi precoce o avendola sbagliata non e’ creduto da familiari e amici, viene quindi calunniato, umiliato e violentato psicologicamente e ogni giorno e spesso abbandonato.
    Non solo non c e’ informazione su scala nazionale e nel personale medico sanitario ma non
    e’ riconosciuta ne tabellata dall Inps. Il malato perde il lavoro, gli affetti e la sua vita e non e’ tutelato econimicamente dallo stato, per questo motivo e i motivi citati sopra, alto e’ il tasso dei suicidi dei malati di me/cfs.

    I SINTOMI
    ( dalle linee guida canadesi tradotte in italiano tramite le quali avviene la diagnosi) http://www.mefmaction.net/Portals/0/docs//ME-Overview-Italian3-28-08.pdf

    Un paziente e’ affetto da ME/CFS se accusa per piu’ di 6 mesi diversi sintomi(1-2-3) e due o più manifestazioni neurologico-cognitive , e uno o piu’ sintomi di uno delle due categorie del sistema nervoso autonomo, endocrino e immune:

    1)una fatica persistente non alleviata da alcun riposo e che aumenta dopo ogni piccolo sforzo;
    2)disturbi del sonno ( ipersonnia, insonnia, alterazione sonno veglia,sonno non ristoratore…)
    3)dolori di diverso tipo muscolare articolare neurologico….
    4)riduzione dell’attività lavorativa e della vita sociale;
    5)disturbi neurologico – cognitive( difficolta’ di concentrazione, memoria..altro)
    6)disturbi sistema nervoso autonomo:( ipotensione ortostatica, disturbi gastro intestinali; disfunzione della frequenza urinaria; …)
    7)disturbi endocrini, (temperatura anomala, sensazione di febbre,cambiamenti di peso..)
    8)disturbi immunitari: (linfoadenopatia, mal di gola ricorrente

    UN VIDEO CON TUTTI I SINTOMI POSSIBILI: http://www.youtube.com/watch?v=ypc14pbi5bE

    LINEE GUIDA PER I GIOVANISSIMI AFFETTI DA ME/CFS E FM
    http://www.name-us.org/DefintionsPages/DefinitionsArticles/JasonBell2006Pediatric.pdf

    LINEE GUIDA PER LE INSEGNANTI DI RAGAZZI AFFETTI DA ME/CFS E FIBROMIALGIA
    http://www.mefmaction.net/Portals/0/docs//TEACH-ME%20-%20Chapter%202%20FMS.pdf

    STUDI RECENTI CONFERMANO CHE LA ME/CFS E’ CAUSATA DA UN VIRUS CHIAMATO XMRW

    L’XMRV è un retrovirus umano ovvero è un virus che appartiene alla stessa famiglia di virus a cui appartiene l’AIDS. Questi virus hanno le informazioni genetiche nell’RNA anziché nel DNA, si inseriscono nel materiale genetico dell’ospite e ci rimangono per la vita. Fin’ora erano conosciuti solo 3 retrovirus infettivi per l’uomo, l’HIV, l’HTLV-1 e l’HTLV-2, il primo causa l’AIDS, gli altri due la leucemia delle cellule-T e il linfoma delle cellule-T. Ora si è scoperto che anche l’XMRV può contagiare gli esseri umani, così come sappiamo può contagiare gibboni, gatti e koala fra gli animali. È stato identificato per la prima volta dal dottor Robert Silverman mentre studiava i tessuti cancerogeni di uomini che avevano una forma molto aggressiva di cancro alla prostata e che avevano uno specifico difetto nel loro sistema di difesa antivirale. Il collegamento dell’XMRV con la CFS/ME è stata però per la prima volta identificato dal Whittemore Peterson Institute, dalla Cleveland Clinic e dal National Cancer Institute.

    DIVIETI DI DONARE SANGUE E ORGANI PER I MALATI DI ME/CFS ALL ESTERO MENTRE IN ITALIA NON C E’ INFORMAZIONE ALCUNA.
    la donazione di sangue da parte di persone con diagnosi ME o CFS e’ stata sospesa; in Canada Nuova Zelanda e Australia (lo sarà a brevissimo termine in Gran Bretagna mentre è “sconsigliata” negli USA. Il fatto che in Italia non venga data un’informazione corretta su scala nazionale aumenta la possibilità che avvengano donazioni di organi e trasfusioni da parte di malati inconsapevoli dei rischi con un conseguente e allarmante aumento dei casi di malati ME/CFS. A titolo precauzionale l’EMEA consiglia i ministeri Europei di sospendere le donazioni di sangue da parte dei malati ME/CFS.I malati italiani con diagnosi CFS chiedono inoltre maggiore certezza della diagnosi , e si domandano per quale motivo i medici in Italia non diagnosticano tramite il prtocollo delle linee guida canadesi la Myalgic encephalomielitis essendo questa riconosciuta e catalogata dall’OMS.

    TEST XMRW IN ITALIA.
    Da pochissimo e’ possibile effettuare il test su l XMRW sia al ospedale di Chieti, Istituto di Fisiopatologia Medica Ospedale Santissima Annunziata Chieti prof. E. Pizzigallo, tel. 0871358595 – 0871358880 che di Pisa, Reumatologia ospedale Santa Chiara Pisa dott.sa Bazzichi Laura tel. 0584769201 – 050992684 per email qui
    [email protected]
    Ospedale sacco milano, terza divisione malattie infettive,
    dott.mario corbellino cel 3408240078 reparto 0239042910.
    al mobile preferibilmente dalle 15 in poi.

    Sito ufficiale : http://www.cfsitalia.it

    Sito malati me/cfs, fm, mcs: http://cfsfibromialgiamcs.sitiwebs.com/page8.php

    GRUPPI SU FACEBOOK:
    http://www.facebook.com/group.php?gid=361265148841&v=app_2373072738&ref=ts#!/group.php?gid=361265148841

    http://www.facebook.com/group.php?gid=361265148841&v=app_2373072738&ref=ts#!/group.php?gid=33192724542

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