Meningite: sintomi, prevenzione e cura

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All’inizio è abbastanza difficile da riconoscere la meningite. Infatti, soprattutto nelle prime fasi, si manifesta con sintomi poco caratteristici. Tipicamente esordisce con una febbre anche molto alta, che fa subito pensare all’influenza. La persona colpita può accusare mal di testa, vomito e nausea. Solo in alcuni casi provoca una rigidità a livello della nuca, un segno inconfondibile, che deve far sospettare subito la presenza della meningite. Nei casi più seri possono subentrare convulsioni e alterazioni del livello di conoscenza. Agli stadi più avanzati, la pelle può riempirsi di macchie violacee, significa che la meningite si è diffusa in tutto l’organismo (setticemia).

Come avviene il contagio

La meningite viene trasmessa tramite colpi di tosse, starnuti, attraverso il contatto con mani infette, non lavate o con acque inquinate. L’infiammazione è contagiosa solo durante la fase acuta dei sintomi e nei giorni immediatamente precedenti l’esorsio. Il periodo di incubazioine varia a seconda del germe responsabile: nella meningite virale va da tre a sei giorni, nella batterica da due a dieci giorni.

Quando servono gli antibiotici

Le forme virali non necessita di cure particolari. Quelle batteriche, invece, implicano un ricovero immedato. In genere si somministato alla persona un insieme di antibiotici, solitamente rifampicina associata ad altri principi attivi. In certi casi, si ricorre a questa cura anche se la diagnosi della meningite non è confermata, ma solo a scopo precauzionale.

Visto che la meningite è contagiosa, in genere anche le persone che sono state a stretto contatto con l’ammalato, come i familiari, vengono sottoposte alla stessa cura antibiotica. Gli individui che hanno avuto contatti non particolarmente ravvicinati con l’ammalato, invece, devono semplicemente fare attenzione alle proprie condizioni per qualche giorno. Dovono farsi controllare solo se iniziano ad accusare febbre, mal di testa, rigidità nucale, vomito. Ma si può ricorrere ad un vaccino, soprattutto, nei bambini.

La diagnosi di meningite si basa sull’analisi del liquido cerebrospinale, la sostanza che scorre all’interno del cervello e del midollo spinale. Viene prelevato tramite una puntura lombare, in anestesia locale, si preleva una minima quantità di liquido, poi analizzato in laboratorio per stabilire il tipo di meningite e il germe responsabile della malattia. La meningite non va mai sottovalutata perchè può essere molto pericolosa. Per questo anche se si ha un minimo spostetto, è necessario rivolgersi al più presto ad un Pronto Soccorso.

Photo Credits: Alessandro Martins su Flickr

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