Il Corydalis: la pianta che cura il dolore cronico

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Deriverebbe dalla pianta di Corydalis il composto capace di agire da efficace analgesico per le persone che soffrono di dolori cronici. Il Corydalis fa parte della famiglia dei papaveri.

Esso conterebbe nelle sue radici il composto chiamato deidrocoribulbina (Dhcb), la sostanza capace di lenire proprio quei disturbi cronici quali i dolori infiammatori e neuropatici. La deidrocoribulbina agisce infatti sui recettori dopaminici D2 che sono i trasmettitori in grado di agire sulle sensazioni dei pazienti. In pratica un aumento di dopamina stimola la sensazione di piacere e diminuisce di conseguenza quella del dolore.

La pianta di Corydalis cresce principalmente nei territori centro-orientali della Cina e viene già utilizzata nella medicina del sol levante per lenire nevralgie  e mal di schiena. Il tubero della pianta viene estratto e bollito in aceto caldo.

In altre parti del mondo sono stati pensati preparati a base di Corydalis cava per il trattamento del morbo di Parkinson.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Current Biology e rappresenta un passo importante verso la cura del dolore perché riesce a fornire un rimedio naturale a quanto viene attualmente trattato con blande dosi di morfina. La differenza fondamentale con gli oppiacei tradizionali è che la dehydrocorybulbine (DHCB) non perde efficacia nel tempo. Ecco perché risulta particolarmente indicata per chi è affetto da dolori permanenti a differenza di altre sostanze come l’aspirina e il paracetamolo che agiscono sulle infiammazioni o la morfina e codeina che agiscono invece sui dolori acuti.

Non è ancora possibile curarsi in Italia con tale metodo in quanto sono necessari ulteriori test per capire il livello di tossicità della Dhcb.

 

Credit Image: Wikipedia

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