Lenti progressive: quando usarle e come funzionano

di Daniele Pace Commenta

Indicazioni utili per imparare a conoscere finalmente la materia

Col passare del tempo e il raggiungimento di un’età più matura, la vista tende a ridursi e i normali disturbi visivi, di solito, si associano alla presbiopia.

La presbiopia altro non è che una perdita progressiva da parte degli occhi di mettere a fuoco gli oggetti a distanza media o ravvicinata, nel gergo si definisce accomodazione.

Ci si rende conto di iniziare a soffrire di questo disturbo, quando si ha difficoltà a percepire in maniera nitida gli oggetti o le lettere delle parole quando leggiamo a una distanza ravvicinata.

Lenti progressive

Prima dell’insorgenza della presbiopia, l’apparato di messa a fuoco degli occhi permette di percepire in maniera nitida gli oggetti posti a distanza ravvicinata, anche se colpiti da uno dei più comuni difetti visivi, come miopia, astigmatismo o ipermetropia.

La correzione di questi difetti, attraverso l’impiego di occhiali con lenti monofocali, consente anche di svolgere correttamente la funzione dell’accomodazione degli oggetti.

Con l’insorgenza della presbiopia o nel caso in cui gli occhi siano colpiti da più difetti visivi, un semplice paio di occhiali, con un solo potere diottrico, non basta più. È necessario dotarsi di più occhiali con lenti finalizzate a correggere i diversi disturbi visivi.

Non tutti, però, sono in grado di tollerare il disagio derivante dalla necessità di cambiare spesso paio di occhiali, senza contare che l’adattamento visivo da una tipologia di lenti all’altra richiede un po’ di tempo e può causare mal di testa e affaticamento.

È in questi casi che entrano in gioco le lenti progressive, utili a conciliare la correzione visiva per diverse distanze in un unico paio di occhiali, quando si hanno più difetti alla vista o si associano alla presbiopia.

Molte persone ancora non conoscono i vantaggi di questa tipologia di lenti. Scopriamo insieme.

Come funzionano le lenti progressive

Come già accennato, le lenti progressive permettono di avere una visione chiara degli oggetti a qualunque distanza, senza la necessità di cambiare occhiali, perché possiedono la caratteristica peculiare di variare progressivamente il potere diottrico (la capacità di mettere a fuoco) in base alle diverse aree della lente.

Generalmente una lente progressiva può essere idealmente scomposta in tre parti, ognuna delle quali svolge una funzione differente.

La parte superiore utile a vedere da lontano, una parte centrale che consente la visione da distanze intermedie e una porzione inferiore utile a mettere a fuoco gli oggetti da vicino.

Per riuscire a vedere chiaramente a qualunque distanza, quindi basta semplicemente spostare lo sguardo verso l’alto o verso il basso.

Le lenti multifocali, infatti, sono progettate per permettere allo sguardo di passare progressivamente e in modo naturale dalla visione di un oggetto lontano (guardando attraverso la parte alta della lente) a un oggetto sempre più vicino, semplicemente abbassando lo sguardo (verso la parte centrale e inferiore, dove generalmente sono posti gli oggetti più vicini).

I vantaggi delle lenti progressive

Le lenti progressive rappresentano la risposta più pratica e veloce ai disturbi visivi e al problema della presbiopia, in una società che richiede ritmi di vita sempre più frenetici e, spesso, non lascia spazio e tempo neanche per cambiare un paio di occhiali.

Il vantaggio più evidente, però, è rappresentato dalla rapidità di adattamento dell’occhio alla visione di oggetti posti a diverse distanze. Questo, infatti, attraverso l’impiego di lenti progressive, avviene in maniera più fluida e naturale rispetto al cambio di occhiali con lenti monofocali.

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