Bruciore allo stomaco e cattiva digestione. Sintomi della dispepsia e della gastrite, cause, diagnosi e cure

di Redazione 2

Bruciore allo stomaco e cattiva digestione. Sintomi della dispepsia e della gastrite, cause, diagnosi e cure
La dispepsia (bruciore di stomaco) è un disturbo piuttosto frequente che tutti, almeno una volta nella vita, hanno provato: dopo un pasto compaiono dolore o bruciore allo stomaco (centralmente, subito sotto il diaframma) alcune volte accompagnato da nausea, gonfiore addominale o vomito.
Nella maggior parte dei casi i sintomi sono transitori e non indicativi di patologie particolari, dovuti per lo più ad un pasto troppo abbondante o particolarmente ricco in grassi (la cosiddetta indigestione) o consumato troppo velocemente, magari in una situazione di stress che rende più difficile la digestione.
A volte, invece, i disturbi sono persistenti e mal tollerati, spesso aggravati dall’ abitudine al fumo, dall’ assunzione di notevoli quantità di alcool o dall’ uso di farmaci antinfiammatori.
Ci sono casi, poi, non rari, in cui la dispepsia (o mal di stomaco) non è correlata a nessuno di questi fattori.
Quando i sintomi persistono è sempre bene consultare un medico, il cui compito sarà quello di escludere la presenza di cause organiche (gastriti, ulcere) attraverso appropriati esami.

A meno che non ci siano chiari segni di patologia, ad esempio calo ponderale veloce del peso corporeo (improvviso dimagrimento), perdita dell’ appetito, dolore importante o presenza di sangue nel vomito, e se i disturbi sono di recente insorgenza, l’ approccio più razionale è quello di modificare lo stile di vita: evitare grassi, agrumi, cipolle, caffè, menta e altri cibi che stimolino la secrezione acida, mangiare lentamente (un pasto dovrebbe durare almeno 30-45 minuti), masticare molto, ridurre il fumo e l’alcool.

Molti ricorrono a farmaci antiacidi che spesso riducono il senso di bruciore, ma sulla loro reale efficacia ci sono pareri contrastanti.
Se dopo una settimana di dieta adeguata o di assunzione di farmaci il quadro clinico non migliora può considerarsi indicata la gastroscopia con ricerca per l’ Helicobacter pylori.
Se la dispepsia è funzionale, cioè non associata a malattie organiche, chi ne è affetto deve attenersi ad una dieta adeguata e può assumere farmaci che favoriscono lo svuotamento gastrico.
Tra i fattori scatenanti di mal di stomaco e bruciore vanno comunque ricordati anche gli stress psico sociali, quali i problemi di lavoro o le crisi familiari.

Commenti (2)

  1. Cerco di convincere la ditta Aboca della mia città a produrre un “Amaro Aboca”: non un lassativo come l’Amaro Medicinale Giuliani ma un buon digestivo a bassa gradazione alcolica e con pochi zuccheri.

    L’amaro è impreziosito dalla componente vegetale e dalle erbe medicinali. Un vero prodotto fitoterapico!

    Inoltre un artefice della buona digestione è l’alcol. L’amarezza data dalle erbe comporta salivazione e aumento dei succhi gastrici ma l’alcol, oltre a questa ultima azione, elimina anche il senso di pienezza e pesantezza tipico di un dopo pasto, in quanto agisce sul sistema nervoso.

    Gli amari in vendita vantano tutti “un’antica ricetta” ma io penso che un amaro formulato alla luce delle moderne conoscenze erboristiche possa essere davvero efficace ed avere successo.

  2. grazie per le informazioni…io molto spesso ho bruciore allo stomaco ed il mio medico curante, sull’alimentazione, mi ha consigliato appunto di evitare i cibi acidi…proprio come dice qui…spero che questi disturbi allo stomaco si calmeranno al più presto!! 🙂 (per fortuna non fumo,non bevo alcolici e non faccio uso eccessivo di farmaci) 🙂

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