Mozzarella di bufala campana: falso allarme per il blocco del Giappone

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In Giappone non c’è un blocco o un embargo sanitario della mozzarella di bufala campana. Dopo la Corea del Sud (che ha messo al bando per alcuni giorni il prodotto), c’è stato infatti il falso annuncio che anche il Giappone avesse bloccato alle dogane la mozzarella di bufala. Ma è stato chiarito che si trattava invece del rallentamento delle procedure di importazione, per controlli più attenti sul prodotto e considerati comunque di routine, al fine di avere certezza della salubrità del prodotto importato. In realtà la mozzarella campana, importata in Giappone da 10-12 caseifici dell’area Dop, è fisicamente ferma alla dogana perchè sottoposta a dei controlli. Anche per l’ Unione Europea non c’è nessuna prova della presenza di sostanze tossiche. Entro i prossimi giorni la Commissione europea aspetta comunque una risposta dalle competenti autorità italiane sulla presunta presenza di diossina negli alimenti originari della Campania. Alle autorità italiane è stato chiesto di presentare i risultati ad un incontro del comitato di esperti sulla catena alimentare e sulla salute degli animali. E’ stato sottolineato che nessun alimento o mangime preso dalla Campania durante il 2005 e 2006 conteneva livelli di diossine inaccettabili. La Coldiretti evidenzia la situazione drammatica che rischia di avere un impatto economico e occupazionale ben più rilevante di quello della vendita della compagnia di bandiera Alitalia. Occorre fare chiarezza, continua la Coldiretti, per tutelare l’ immagine di un prodotto destinato per il 16% all’ esportazione che offre opportunità di occupazione a 20 mila persone con una produzione annuale di circa 33 mila tonnellate.

La mozzarella di bufala campana, ricorda la Coldiretti, come quantità di produzione è al quarto posto tra i formaggi a denominazione di origine (Dop) nazionali ed è realizzata per circa il 90% in Campania, mentre il basso Lazio e la provincia di Foggia trasformano il 10%. Serve subito una seria azione diplomatica per superare i blocchi alle importazioni che rischiano di provocare un ingiustificato effetto-valanga sulle vendite stimate in calo fino al 60% in alcune zone. Le restrizioni delle importazioni di mozzarella di bufala da parte di alcuni paesi asiatici sono misure sproporzionate ed ingiustificate, assunte sotto la spinta emotiva di informazioni superficiali che i ministeri competenti, a livello nazionale, devono saper contrastare. La mozzarella di bufala è un prodotto simbolo del Made in Italy alimentare ed esportata soprattutto nei Paesi Europei, ma le vendite si stanno estendendo anche ad altri Paesi extra europei a cominciare dalla Russia e Giappone. Dal 1996 la Mozzarella di Bufala Campana ha ottenuto il riconoscimento del marchio a Denominazione di Origine Protetta (Dop).
(Fonte: Comunicato Stampa Regioni.it)

Viene proprio da dirlo: povera Campania…e povera Italia!

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