Additivi alimentari e rischi per la salute: allergie alimentari, disfunzioni della tiroide, orticaria e asma bronchiale

di Redazione Commenta

Negli ultimi dieci anni la qualità del cibo che mangiamo è peggiorata, sono infatti aumentati al ritmo del 4% all’ anno gli ADDITIVI ALIMENTARI, sostanze dannose per la salute presenti negli alimenti, come: coloranti, conservanti, antimicrobici, antiossidanti, esaltatori di sapore, agenti di rivestimento, aromi naturali e artificiali, stabilizzanti, gelificanti, lievitanti, emulsionanti, acidificanti.
Gli additivi alimentari, avverte l’ associazione di consumatori Aduc, sono sostanze che in occasione delle abbuffate di Natale i consumatori mangiano in quantità notevoli, e il cui uso eccessivo può causare danni alla salute, soprattutto nei bambini penalizzati dal rapporto tra dose e peso corporeo.
Contro questi rischi il consiglio è di consumare prodotti freschi, congelati o trattati con il calore (pastorizzazione), o che comunque non contengano additivi, precisa l’ associazione Aduc.

ADDITIVI ALIMENTARI E RISCHI PER LA SALUTE: ALLERGIE ALIMENTARI, DISFUNZIONI DELLA TIROIDE, ORTICARIA E ASMA BRONCHIALE
Gli additivi alimentari, continua l’ Aduc, aumentano con il processo di industrializzazione dei prodotti alimentari e creano qualche preoccupazione perché sommati tra loro diventano responsabili dell’ aumento del 5% delle allergie alimentari. Non solo.
Tra gli effetti indesiderati degli additivi alimentari ci sono altri esempi ricordati dall’ Aduc: i nitrati e nitriti di sodio e potassio, contenuti nelle carni preparate (salumi, prosciutti, eccetera), interferiscono con la presenza di vitamina A e B1 e possono modificare il funzionamento della tiroide. In particolare i nitriti possono trasformarsi in nitrosammine, composti cancerogeni.
I solfiti, contenuti nei crostacei, nel vino, nella frutta secca e candita, nei funghi secchi, possono dar luogo a reazioni allergiche come le asme bronchiali e l’ orticaria.
I fosfati, contenuti in budini, gelati, latte concentrato, prosciutto cotto, possono determinare una insufficiente calcificazione delle ossa.

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