L’arrossamento degli occhi: un disturbo comune da non trascurare, può compromettere la vista

di Redazione 3

L’arrossamento degli occhi genericamente dura pochi giorni, ma dovesse persistere, conviene sottoporsi a un controllo specialistico. L’oculista potrà così prescrivere le giuste cure oppure, nel caso in cui l’occhio rosso sia una delle manifestazioni di alcune malattie sistemiche come quelle reumatiche o autoimmuni, indirizzare la persona allo specialista più adatto al caso. Diffusa tra le donne dopo la menopausa e comunque tipica dell’età avanzata, la sindrome dell’occhio secco è dovuta a un’alterazione della qualità o della quantità delle lacrime.

In molti casi non c’è secrezione. Venendo a mancare il ruolo protettivo normalmente svolto dal film lacrimale nei confronti degli agenti esterni, la cornea e soprattutto la congiuntiva sono maggiormente esposte non solo ad arrossamento, ma anche a bruciore, prurito e sensazione di corpo estraneo. Per curare la secchezza oculare in genere vengono prescritti colliri a base di lacrime artificiali o antinfiammatori, da applicare più volte al giorno.

Quando l’arrossamento degli occhi è accompagnato da intenso prurito e bruciore e abbondante secrezione acquosa, il disturbo potrebbe essere causato da una forma allergica. La più comune è la congiuntivite, causata dai pollini degli alberi o gli acari della polvere. Nella maggior parte dei casi la congiuntivite allergica non causa danni alla vista, anzi, a volte può addirittura scomparire da sola dopo un po’ di anni. La cura, a base di colliri antiallergici o cortisonici, deve essere attentamente monitorata dallo specialista.

Fastidio alla luce, secrezione bianca o gialla che fa appiccicare gli occhi specie di notte e, talvolta, offuscamento della vista sono, oltre all’arrossamento degli occhi, i sintomi tipici della congiuntivite batterica. Chi ne soffre deve pulire frequentemente occhi e palpebre con acqua e garze sterili per rimuovere le secrezioni, lavandosi bene le mani prima e dopo l’operazione. Poiché la congiuntivite batterica è altamente contagiosa, bisogna fare attenzione a non toccare l’occhio malato per poi toccare quello sano e a non utilizzare gli stessi asciugamani usati dagli altri componenti della famiglia. La cura consiste nell’instillazione di colliri antibiotici, da applicare quotidianamente, ogni due o tre ore per circa 10 giorni.

L’arrossamento degli occhi può essere il segno iniziale di una forma erpetica, ossia un’infezione della congiuntiva e della cornea provocata dal gruppo degli Herpes virus. Queste infezioni sono caratterizzate anche da dolore oculare. Lacrimazione, intolleranza alla luce e gonfiore delle palpebre, hanno la tendenza a recidivare, soprattutto quando le difese immunitarie dell’organismo sono più basse. Per guarire i colliri, in genere a base di corticosteroidi, non bastano; sono necessari anche gli antivirali per bocca, come l’aciclovir, da assumere più volte al giorno.

Commenti (3)

  1. Sono 2 giorni che ho gli occhi in fiammeeeeee!!!! ho messo collirio e tutto ma niente alla mattina sembra essere sparito, per poi avere gli occhi rossissimi alla sera!! stavo quasi pensando: può essere il trucco?

  2. Prova ad utilizzare il trucco antiallergico oppure compralo in erboristeria, sono tutti prodotti naturali. Ciao Emanuela

  3. sono 20 giorni che combatto con una congiutivite causata da un vius virale..almeno cosi’ mi dicono gli oculisti he ho consultato…ho fastidi terribili mi stanno uccidendo…aiutatemi ho usato tutti tipi di collirio(cortisone..antibiotico antistaminico..lacrime artificiali) , per bocca ho preso pure ANTIVIRALE E VA SEMPRE PEGGIO….COSA DEVO FARE?

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