Non sempre i virus si sconfiggono, a volte tornano, i più tenaci sono gli Herpes, cura e prevenzione degli Herpes Labiali, Papilloma Virus, Fuoco di Sant’ Antonio

di Redazione Commenta

Ci sono virus che si affezionano al nostro corpo e non lo mollano più, restano in letargo per mesi, a volte, decenni, per poi risvegliarsi all’ improvviso non appena le difese immunitarie si abbassano.

L’ evento scatenante può essere qualsiasi, dallo stress, al superlavoro, alle malattie debilitanti, le terapie antibiotiche prolungate o terremoti emotivi come lutti, delusioni separazioni.

I virus più tenaci sono quelli appartenenti alla famiglia degli Herpes, la stessa che causa la “febbre del labbro” a quello della varicella, che può riattivarsi da adulti in un’ altra forma, con sintomi completamente diversi dall’ esplosione di puntini rossi avuti nell’ infanzia. Alcuni virus non si immunizzano, si ripresentano con ceppi diversi. E’ il caso della Citomegalovirus, diffusissimo in Italia, circa il 90% della popolazione fa la sua conoscenza sviluppando anticorpi specifici, e al famoso HPC (Human Papilloma Virus) che si trasmette con i rapporti sessuali e prende di mira il collo dell’ utero. Il virus della mononucleosi, invece, non si riattiva più, ma può dare strascichi di stanchezza fino a un anno.

Fuoco di Sant’ Antonio – La varicella adulta
Se da piccoli avete avuto la varicella, questa non torna più, però, il virus che l’ ha causata (Varicella zoster virus) può riattivarsi dopo decenni, cambiando forma, noto come il Fuoco di Sant’ Antonio, una o due volte nella vita. Causa bruciore alla schiena o nella zona intercostale, con vesciche rosse che si rompono formando crosticine. La nevralgia che provoca si combatte con Aciclovir per bocca (1 settimana) insieme agli antinfiammatori (3 settimane). Sulla pelle, pasta all’ acqua (in farmacia) dall’ azione lenitiva. E se il dolore non passa, si possono assumere farmaci neurolettici come l’ amitriptilina.

Papilloma Virus
Esistono oltre cento sottotipi di HPV (Human Papilloma Virus), e potresti infettarti con un nuovo tipo. Magari uno dei quattro ceppi aggressivi, responsabili del tumore del collo dell’ utero. Quindi, anche se hai già avuto un’ infezione da papilloma virus nel passato, il tuo pap test può rilevare un nuovo contagio dovuto a un rapporto sessuale non protetto. Il tuo ginecologo ti farà fare una colposcopia per vedere se il collo dell’ utero cela dei condilomi (lesioni della mucosa) da eliminare. Se il virus non ha lasciato segni, dovrai solo fare dei pap test ogni 6 mesi, per sorvegliare l’ evoluzione. Probabilmente, se sei giovane, il papilloma virus sparirà da solo. Ma se non hai un partner fisso, usa il preservativo.

Citomegalovirus – Stessa famiglia della varicella
Appartiene, alla stessa famiglia di virus ai quali appartiene anche il virus della varicella, quello della mononucleosi infettiva (virus di Epstein Barr), quello dell’ herpes labiale e genitale. In genere si prende una sola volta, dà sintomi blandi come febbricola, raffreddore, spossatezza. Nei casi più sfortunati, però, si può avere un secondo contagio, con un ceppo diverso da primo. Allora le ricadute possono essere leggere o più serie, causando anche un’ epatite. Per combattere l’ infezione in corso e prevenire le recidive esistono dei preparati naturali che svolgono un’ azione antivirale. In farmacia si trovano dei mix di oligoelementi in sciroppo. Ogni mattina si prendono due cucchiaini di zinco – rame – manganese miscelati insieme ed un cucchiaino di rame – oro – argento. Il tutto per due mesi di fila.

Herpes Labiale – La temuta “febbre alle labbra”
Non muore mai. Una volta penetrato nelle mucose, magari in seguito a un bacio, continua a vivere nei gangli nervosi e, quindi, ritorna spesso, soprattutto quando si abbassano le difese immunitarie. L’ attacco acuto all’ herpes labiale si combatte applicando localmente una specifica pomata (Aciclovir), è fondamentale usarla subito, più volte al giorno, appena la labbra pizzicano. Chi soffre di herpes labiale ricorrente, anche una volta al mese, dovrebbe fare una terapia di soppressione per bocca (Aciclovir, Famciclovir, Valaciclovir) per sei mesi di fila. Non ha effetti collaterali e nel 40 per cento dei casi assicura un netto diradarsi dei risvegli del virus.

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