Mieloma multiplo, cura più vicina grazie a un anticorpo?

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La cura del mieloma multiplo, tumore del sangue che colpisce in media più gli uomini delle donne, ad oggi ancora non esiste. Ma la scoperta di un anticorpo monoclonale cchiamato “Daratumumab” apre nuove prospettive e accende una speranza concreta: allungare la vita dei pazienti e, in un futuro, trovare anche una cura che possa sconfiggere questa malattia che, solo in Italia, colpisce 2300 uomini all’anno e 2100 donne.

Michele Cavo, ordinario di ematologia all’Istituto di Ematologia e Oncologia Medica ‘Seragnoli’ dell’Università di Bologna, dice in merito:

Sono i pazienti con mieloma multiplo più complessi da trattare, perché divenuti resistenti a tutte le classi di nuovi farmaci disponibili sino a questo momento, e con un’attesa di vita di pochi mesi. Nonostante queste premesse, Daratumumab ha prolungato la sopravvivenza di questi pazienti di 3 o 4 volte

E Mario Boccadoro, ordinario al dipartimento di biotecnologie molecolari e scienze per la salute dell’Università di Torino, aggiunge una importante spiegazione utile per comprendere meglio lo studio:

Gli anticorpi monoclonali hanno il potenziale per cambiare radicalmente la strategia terapeutica. Daratumumab, in soggetti alla seconda o terza ricaduta ha consentito di ridurre la mortalità fino al 60 per cento. Ora sono in corso studi per utilizzarlo già alla diagnosi e si aprono nuovi orizzonti per cui in futuro potremmo essere in grado di cronicizzare il mieloma multiplo

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Foto | Thinkstock

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